mercoledì 30 ottobre 2013

Preghiera di San Patrizio vescovo di Armagh, Irlanda)




Preghiera di San Patrizio vescovo di Armagh, Irlanda)

Io sorgo oggi 
grazie a una forza possente, l'invocazione della Trinità, 
alla fede nell'Essere Uno e Trino 
alla confessione dell'unità 
del Creatore del Creato. 
Io sorgo oggi 
grazie alla forza della nascita di Cristo e del suo battesimo, 
alla forza della sua crocifissione e della sua sepoltura, 
alla forza della sua resurrezione e della sua ascesa, 
alla forza della sua discesa per il Giudizio Universale. 
Io sorgo oggi 
grazie alla forza dell'amore dei cherubini, 
in obbedienza agli angeli, 
al servizio degli arcangeli, 
nella speranza della resurrezione e della ricompensa, 
nelle preghiere dei patriarchi, 
nelle predizioni dei profeti, 
nelle predicazioni degli apostoli, 
nella fede dei confessori, 
nell'innocenza delle vergini, 
nelle imprese dei giusti. 
Io sorgo oggi 
grazie alla forza del cielo, 
luce del sole, 
fulgore della luna, 
splendore del fuoco, 
velocità del lampo, 
rapidità del vento, 
profondità del mare, 
stabilità della terra, 
saldezza della roccia. 
Io sorgo oggi 
grazie alla forza del Signore che mi guida, 
il potere di Dio per sollevarmi, 
la saggezza di Dio per guidarmi, 
l'occhio di Dio per guardare davanti a me, 
l'orecchio di Dio per udirmi, 
la parola di Dio per parlarmi, 
la mano di Dio per difendermi, 
la via di Dio da seguire, 
lo scudo di Dio a proteggermi, 
l'esercito di Dio a salvarmi 
dai tranelli dei diavoli, 
dalle tentazioni del vizio, 
da chi mi vuole male, 
vicino e lontano, 
solo e nella moltitudine. 
Io invoco oggi tutte queste forze tra me e questi mali, 
contro ogni potere che si opponga al mio corpo e alla mia anima, 
contro le stregonerie dei falsi profeti, 
contro le leggi nere degli dèi pagani, 
contro le leggi false degli eretici, 
contro la pratica dell'idolatria, 
contro i sortilegi di streghe e fabbri e maghi, 
contro ogni conoscenza che corrompe il corpo e l'anima dell'uomo. 
Cristo fammi oggi da scudo 
contro il veleno, contro il fuoco, 
contro l'annegamento, contro le ferite, 
che io possa avere abbondanza di ricompense. 
Cristo con me, Cristo davanti a me, Cristo dietro di me, 
Cristo alla mia destra, Cristo alla mia sinistra, 
Cristo quando mi corico, Cristo quando mi siedo, Cristo quando mi alzo, 
Cristo in ogni cuore che mi pensa, 
Cristo in ogni bocca che mi parla, 
Cristo in ogni occhio che mi guarda, 
Cristo in ogni orecchio che mi ascolta. 
Io sorgo oggi 
grazie alla forza della nascita di Cristo e del suo battesimo, 
alla forza della sua crocifissione e della sua sepoltura, 
alla forza della sua resurrezione e della sua ascesa, 
alla forza della sua discesa per il Giudizio Universale



martedì 29 ottobre 2013

San Simeone il Nuovo Teologo ravvedimento metanoia




http://commons.cathopedia.org/w/images/commons/5/5f/San_Simeone_il_Nuovo_Teologo.JPG


"Quanti non hanno ancora ricevuto la grazia, re o patriarchi, vescovi o presbiteri, principi o servi, secolari o monaci [...] sono tutti allo stesso modo nelle tenebre [...] se non vogliono pentirsi come dovrebbero. Perchè il pentimento è la porta che conduce dalla regione delle tenebre a quella della luce" 



(San Simeone il Nuovo Teologo CATECHESI XXVIII 102-103.119-120.122-124.126-128)





domenica 27 ottobre 2013

Del beato Filippo il Cacciaspiriti Preghiera di benedizione per una casa





Del beato Filippo il Cacciaspiriti

Preghiera di benedizione per una casa




Signore Dio della nostra salvezza, Figlio del Dio vivente, guida dei cherubini e condottiero dei serafini, tu sei al di sopra d’ogni principato, potenza, signoria, autorità. Grande e terribile tra quanti ti circondano, tu hai steso il cielo come un velo; tu hai formato la terra con potenza grande e hai fissato il mondo con sapienza; tu scuoti la terra dalle fondamenta e fai tremare le sue colonne; tu comandi al sole ed esso non sorge; tu alle stelle poni il tuo sigillo; tu minacci il mare e si secca; la tua collera si spande come il fuoco e alla tua presenza le rupi si spezzano; tu hai infranto le porte di bronzo e hai spezzato le sbarre di ferro; tu hai legato l'uomo forte e distribuito i suoi averi; con la tua croce, tu hai abbattuto il tiranno; con l’amo della tua incarnazione tu hai pescato il serpente e lo hai precipitato nell’abisso tenebroso, legato con lacci. Signore, Signore, sicurezza di chi ripone in te la speranza, solida difesa di chi crede in te, allontana da questa casa e metti in fuga ogni forza diabolica, ogni assalto satanico, ogni insidia nemica; scaccia via ogni potenza avversa dai suoi abitanti che, recando il segno della croce, temibile vessillo contro i demoni, hanno invocato il tuo nome buono. Sì, Signore, tu hai scacciato la legione dei demoni; tu hai ordinato alla spirito sordo, muto e immondo di uscire dall’uomo che teneva in possesso e di non tornarvi più; tu hai annientato la falange dei nostri nemici invisibili; tu hai detto ai tuoi fedeli che ti conoscono: Ecco, io vi ho dato il potere di camminare sopra i serpenti e gli scorpioni e sopra ogni potenza del nemico; tu stesso, Signore, proteggi al riparo di ogni sorta di rovina e danno quanti si trovano in casa, liberandoli da ogni freccia che vola di giorno, da ogni molestia che vaga di notte, da ogni sventura e dal demone meridiano. I tuoi figli, sperimentando la tua protezione, custoditi dall'esercito degli angeli, in concordia di fede canteranno tutti a una voce: Il Signore è mio aiuto, non ho timore, che cosa può farmi l’uomo? Non temerò alcun male, perché tu sei con me. Tu sei Dio potente, forte, che esercita il potere, Padre del secolo futuro, principe della pace; il tuo regno è regno eterno e a te soltanto appartiene la gloria, l’onore e la potenza, Padre, Figlio e Santo Spirito, ora e sempre e nei secoli dei secoli. Amin.


http://www.tradizione.oodegr.com/tradizione_index/testilit/filippobenedizcasa.htm






 

http://www.santiebeati.it/dettaglio/91317 


sabato 26 ottobre 2013

La risurrezione della carne nelle iscrizioni latine del primo cristianesimo




La risurrezione della carne nelle iscrizioni latine del primo cristianesimo


Una poco nota iscrizione funeraria, rinvenuta ad Olmedo in Sardegna nell’Ottocento e conservata al Museo Nazionale di Cagliari, presenta in maniera inconsueta la fede nella risurrezione della carne in età tardo-antica. Il diacono Silbius, ecclesiae sanctae minister, morto il 5 aprile di un anno incerto del VI secolo all’età di 33 anni, riprendendo forse a memoria Gb 19,25s afferma poeticamente la fede nella risurrezione e nella promessa del Regno celeste, con due esametri straordinari di carattere dogmatico:

expectat, Cristi ope, rursus sua vivere carne,
et gaudia lucis nobae ipso dominante videre[4].

Una traduzione non esattamente letterale potrebbe essere: «egli aspetta nella tomba che, grazie alla potenza di Cristo, la sua carne possa vivere di nuovo ed attende di vedere le gioie dell’ultima luce, mentre Cristo finalmente potrà regnare in eterno


http://www.dirittoestoria.it/5/Contributi/Mastino-Risurrezione-carne-iscrizioni-cristianesimo.htm


 



 



giovedì 24 ottobre 2013

INVOCAZIONE ALLO SPIRITO SANTO di San Simeone il Nuovo Teologo





INVOCAZIONE ALLO SPIRITO SANTO di San Simeone il Nuovo Teologo

Vieni, luce vera.
Vieni vita eterna.
Vieni, mistero nascosto.
Vieni tesoro senza nome.
Vieni realtà ineffabile.
Vieni persona inconcepibile.
Vieni, felicità senza fine.
Vieni, luce senza tramonto.
Vieni, risveglio di chi dorme.
Vieni, risurrezione dei morti.
Vieni, o potente, che sempre fai e trasformi le cose col tuo volere.
Vieni, invisibile, intangibile e impalpabile.
Vieni, tu che sempre rimani immobile,
e ad ogni istante ti muovi e vieni a noi
addormentati negli inferi, tu che sei sopra i cieli.
Vieni, nome diletto e ovunque ripetuto,
di cui non possiamo esprimere l’essere
né conoscere la natura.

Vieni, gioia eterna. Vieni corona incorruttibile.
Vieni, porpora del grande re nostro Dio.
Vieni cintura cristallina e costellata di gioielli.
Vieni destra sovrana.
Vieni, tu che hai desiderato la nostra povera anima.
Vieni tu il Solo verso chi è solo.
Vieni tu che mi hai separato da tutto
e fatto solitario in questo mondo.
Vieni, tu diventato in me desiderio.
Vieni mio soffio e mia vita.
Vieni, consolazione della mia povera anima.
Vieni, mia gioia, mia gloria, mia delizia senza fine.

Ti ringrazio d’essere sceso a diventare
un solo spirito con me, senza confusione,
senza mutazione, senza trasformazione,
tu il Dio al di sopra di tutto,
e d’esserti fatto a tutti cibo ineffabile e gratuito
che senza fine straripi inesauribilmente
e zampilli alla fonte del mio cuore.

Grazie per esserti fatto per me luce senza tramonto,
sole senza declino, perché non hai dove nasconderti,
tu che riempi l’universo della tua gloria.
Siamo noi invece a volerci nascondere da te.

Vieni Signore, pianta oggi in me la tua tenda ;
costruisci la tua casa e rimani eternamente
inseparabilmente in me, tuo servo, perchè alla fine anch’io mi
ritrovi in te
e con te regni, Dio al di sopra di tutto.

Conservami incrollabile nella fede, e vedendoti,
io che son morto, vivrò ; e possedendoti,
io il povero, sarò sempre ricco più di tutti i re ;
e mangiandoti e bevendoti, vestendomi di te, vada di delizia in
delizia :
tu sei il vero bene, la vera gloria, la vera gioia ;
a te appartiene la gloria,
o santa, consustanziale e vivificante Trinità,
ora e sempre e nei secoli dei secoli. Amen


http://www.natidallospirito.com/2011/06/11/invocazione-allo-spirito-santo-san-simone-nuovo-teologo/



 


Un punto su cui riflettere, cari fratelli e sorelle! Questo santo monaco orientale ci richiama tutti ad un’attenzione alla vita spirituale, alla presenza nascosta di Dio in noi, alla sincerità della coscienza e alla purificazione, alla conversione del cuore, così che realmente lo Spirito Santo divenga presente in noi e ci guidi.(Benedetto XVI -Udienza Generale di Mercoledi 16-09-2009 )




Tuttavia, al di lr dei nostri fragili sforzi, abbiamo la rassicurazione dello Spirito, che "ci sostiene nelle nostre debolezze" (Romani 8, 26) ed c al nostro fianco come avvocato e "consolatore" (Giovanni 14, 6), penetrando tutte le cose e "trasformandoci - come dice s. Simeone il Nuovo Teologo - in ogni cosa che la Parola di Dio afferma circa il Regno di Dio:  perla, chicco di senape, lievito, acqua, fuoco, pane, vita e mistica camera delle nozze".  (Bartolomeo I Patriarca Ecumenico al Sinodo della Chiesa Cattolcia  a suo tempo comvocato da Benedetto XVI ) 

 


Vieni, luce vera.
Vieni vita eterna.
Vieni, mistero nascosto.
Vieni tesoro senza nome.
Vieni realtà ineffabile.
Vieni persona inconcepibile.
Vieni, felicità senza fine.
Vieni, luce senza tramonto.
Vieni, risveglio di chi dorme.
Vieni, risurrezione dei morti.
Vieni, o potente, che sempre fai e trasformi le cose col tuo volere.
Vieni, invisibile, intangibile e impalpabile.
Vieni, tu che sempre rimani immobile,
e ad ogni istante ti muovi e vieni a noi
addormentati negli inferi, tu che sei sopra i cieli.
Vieni, nome diletto e ovunque ripetuto,
di cui non possiamo esprimere l’essere
né conoscere la natura.
Vieni, gioia eterna. Vieni corona incorruttibile.
Vieni, porpora del grande re nostro Dio.
Vieni cintura cristallina e costellata di gioielli.
Vieni destra sovrana.
Vieni, tu che hai desiderato la nostra povera anima.
Vieni tu il Solo verso chi è solo.
Vieni tu che mi hai separato da tutto
e fatto solitario in questo mondo.
Vieni, tu diventato in me desiderio.
Vieni mio soffio e mia vita.
Vieni, consolazione della mia povera anima.
Vieni, mia gioia, mia gloria, mia delizia senza fine.
Ti ringrazio d’essere sceso a diventare
un solo spirito con me, senza confusione,
senza mutazione, senza trasformazione,
tu il Dio al di sopra di tutto,
e d’esserti fatto a tutti cibo ineffabile e gratuito
che senza fine straripi inesauribilmente
e zampilli alla fonte del mio cuore.
Grazie per esserti fatto per me luce senza tramonto,
sole senza declino, perché non hai dove nasconderti,
tu che riempi l’universo della tua gloria.
Siamo noi invece a volerci nascondere da te.
Vieni Signore, pianta oggi in me la tua tenda ;
costruisci la tua casa e rimani eternamente
inseparabilmente in me, tuo servo, perchè alla fine anch’io mi
ritrovi in te
e con te regni, Dio al di sopra di tutto.
Conservami incrollabile nella fede, e vedendoti,
io che son morto, vivrò ; e possedendoti,
io il povero, sarò sempre ricco più di tutti i re ;
e mangiandoti e bevendoti, vestendomi di te, vada di delizia in
delizia :
tu sei il vero bene, la vera gloria, la vera gioia ;
a te appartiene la gloria,
o santa, consustanziale e vivificante Trinità,
ora e sempre e nei secoli dei secoli. Amen
- See more at: http://www.natidallospirito.com/2011/06/11/invocazione-allo-spirito-santo-san-simone-nuovo-teologo/#sthash.yz4b1t91.dpuf
Vieni, luce vera.
Vieni vita eterna.
Vieni, mistero nascosto.
Vieni tesoro senza nome.
Vieni realtà ineffabile.
Vieni persona inconcepibile.
Vieni, felicità senza fine.
Vieni, luce senza tramonto.
Vieni, risveglio di chi dorme.
Vieni, risurrezione dei morti.
Vieni, o potente, che sempre fai e trasformi le cose col tuo volere.
Vieni, invisibile, intangibile e impalpabile.
Vieni, tu che sempre rimani immobile,
e ad ogni istante ti muovi e vieni a noi
addormentati negli inferi, tu che sei sopra i cieli.
Vieni, nome diletto e ovunque ripetuto,
di cui non possiamo esprimere l’essere
né conoscere la natura.
Vieni, gioia eterna. Vieni corona incorruttibile.
Vieni, porpora del grande re nostro Dio.
Vieni cintura cristallina e costellata di gioielli.
Vieni destra sovrana.
Vieni, tu che hai desiderato la nostra povera anima.
Vieni tu il Solo verso chi è solo.
Vieni tu che mi hai separato da tutto
e fatto solitario in questo mondo.
Vieni, tu diventato in me desiderio.
Vieni mio soffio e mia vita.
Vieni, consolazione della mia povera anima.
Vieni, mia gioia, mia gloria, mia delizia senza fine.
Ti ringrazio d’essere sceso a diventare
un solo spirito con me, senza confusione,
senza mutazione, senza trasformazione,
tu il Dio al di sopra di tutto,
e d’esserti fatto a tutti cibo ineffabile e gratuito
che senza fine straripi inesauribilmente
e zampilli alla fonte del mio cuore.
Grazie per esserti fatto per me luce senza tramonto,
sole senza declino, perché non hai dove nasconderti,
tu che riempi l’universo della tua gloria.
Siamo noi invece a volerci nascondere da te.
Vieni Signore, pianta oggi in me la tua tenda ;
costruisci la tua casa e rimani eternamente
inseparabilmente in me, tuo servo, perchè alla fine anch’io mi
ritrovi in te
e con te regni, Dio al di sopra di tutto.
Conservami incrollabile nella fede, e vedendoti,
io che son morto, vivrò ; e possedendoti,
io il povero, sarò sempre ricco più di tutti i re ;
e mangiandoti e bevendoti, vestendomi di te, vada di delizia in
delizia :
tu sei il vero bene, la vera gloria, la vera gioia ;
a te appartiene la gloria,
o santa, consustanziale e vivificante Trinità,
ora e sempre e nei secoli dei secoli. Amen
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Vieni, luce vera.
Vieni vita eterna.
Vieni, mistero nascosto.
Vieni tesoro senza nome.
Vieni realtà ineffabile.
Vieni persona inconcepibile.
Vieni, felicità senza fine.
Vieni, luce senza tramonto.
Vieni, risveglio di chi dorme.
Vieni, risurrezione dei morti.
Vieni, o potente, che sempre fai e trasformi le cose col tuo volere.
Vieni, invisibile, intangibile e impalpabile.
Vieni, tu che sempre rimani immobile,
e ad ogni istante ti muovi e vieni a noi
addormentati negli inferi, tu che sei sopra i cieli.
Vieni, nome diletto e ovunque ripetuto,
di cui non possiamo esprimere l’essere
né conoscere la natura.
Vieni, gioia eterna. Vieni corona incorruttibile.
Vieni, porpora del grande re nostro Dio.
Vieni cintura cristallina e costellata di gioielli.
Vieni destra sovrana.
Vieni, tu che hai desiderato la nostra povera anima.
Vieni tu il Solo verso chi è solo.
Vieni tu che mi hai separato da tutto
e fatto solitario in questo mondo.
Vieni, tu diventato in me desiderio.
Vieni mio soffio e mia vita.
Vieni, consolazione della mia povera anima.
Vieni, mia gioia, mia gloria, mia delizia senza fine.
Ti ringrazio d’essere sceso a diventare
un solo spirito con me, senza confusione,
senza mutazione, senza trasformazione,
tu il Dio al di sopra di tutto,
e d’esserti fatto a tutti cibo ineffabile e gratuito
che senza fine straripi inesauribilmente
e zampilli alla fonte del mio cuore.
Grazie per esserti fatto per me luce senza tramonto,
sole senza declino, perché non hai dove nasconderti,
tu che riempi l’universo della tua gloria.
Siamo noi invece a volerci nascondere da te.
Vieni Signore, pianta oggi in me la tua tenda ;
costruisci la tua casa e rimani eternamente
inseparabilmente in me, tuo servo, perchè alla fine anch’io mi
ritrovi in te
e con te regni, Dio al di sopra di tutto.
Conservami incrollabile nella fede, e vedendoti,
io che son morto, vivrò ; e possedendoti,
io il povero, sarò sempre ricco più di tutti i re ;
e mangiandoti e bevendoti, vestendomi di te, vada di delizia in
delizia :
tu sei il vero bene, la vera gloria, la vera gioia ;
a te appartiene la gloria,
o santa, consustanziale e vivificante Trinità,
ora e sempre e nei secoli dei secoli. Amen
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mercoledì 23 ottobre 2013

Anafora Eucaristica dalla Divina Liturgia che la tradizione assegna al nostro Padre tra i santi Germano di Parigi traduzione della sorella Ambra Gamir Guccione





Anafora Eucaristica dalla Divina Liturgia che la tradizione assegna 
al nostro Padre tra  i santi Germano di Parigi
 traduzione della sorella Ambra Gamir Guccione

POST-SANCTUS

Davvero santo, davvero benedetto è il tuo unico generato, Verbo creatore e Dio
di maestà. E' disceso dai cieli, ha preso forma di servo, accettando in piena volontà di
soffrire, per liberare la sua opera e riformarla ad immagine della sua Gloria, Lui
nostro Salvatore Gesù Cristo...


ISTITUZIONE
che, la vigilia della sua passione, prese il pane nelle sue mani sante e
immacolate, levò gli occhi al cielo verso Te, Padre santo, Dio onnipotente ed eterno,
e, rendendo grazie, lo benedì , lo spezzò e lo donò ai suoi apostoli e discepoli,
dicendo:Prendete e mangiate, questo è il mio corpo, che per voi viene spezzato in
remissione dei peccati


Similmente anche il calice, rendendo grazie, lo benedì  e lo donò ai suoi
apostoli e discepoli, dicendo:Prendete e bevetene tutti, questo è il mio sangue, il sangue della nuova ed eterna alleanza, che viene sparso per voi e per un grande numero in remissione dei peccati 



ANAMNESI
(Memoriale e offerta)


Fate questo in memoria di Me, proclamerete la mia morte, annunzierete la mia
risurrezione, aspetterete il mio ritorno, finché di nuovo verrò a voi dal cielo nella
gloria.Facendo dunque memoria della sua passione gloriosissima, della sua
resurrezione dai morti, e della sua ascensione al cielo e della sua seconda e gloriosa
venuta 


Noi che siamo Tuoi, noi Ti offriamo ciò che è Tuo per coloro che sono Tuoi,
questa offerta pura, questa offerta giusta, questa offerta incruenta, e noi Ti chiediamo
e Ti supplichiamo: ricevi questa oblazione sul tuo altare dall'alto delle mani dei tuoi
angeli...



Coro. Noi Ti preghiamo, Signore, e supplichiamo la tua maestà: che le nostre umili
preghiere salgano fino a Te, Dio clementissimo.


...come Tu degnasti di ricevere i doni del tuo figlio, il giusto Abele, il sacrificio
del nostro patriarca Abramo, e quello che ti offrì il tuo grande sacerdote,
Melchìsedech.



EPICLESI


 Noi Ti preghiamo, Signore, e supplichiamo la tua maestà: che le nostre umili
preghiere salgano a Te, Dio clementissimo, e che scenda su di noi, su questo pane e
su questo calice, la pienezza della tua divinità ,come discese una volta sulle offerte
dei nostri padri


Cel. Affinchè questo sacrificio divenga davvero il corpo 
Clero. Amen,
Cel. e il sangue ,
Clero. Amen,
Cel. del tuo Figlio, nostro Signore Gesù Cristo, per la potenza inconoscibile  e
infinita  del tuo Santo Spirito.
Tutti. Amìn, amìn, amìn.
 


POST-EPICLESI

E che questi doni siano protezione per i sani e rimedio per i malati, favoriscano
la riconciliazione dei fratelli in discordia e aumentino la pace e la carità in
abbondanza; che conferiscano la saggezza agli uomini stolti e servano da misura ai
saggi, donino la vigilanza alle anime assopite e la dolcezza ai fanatici; e che coloro
che parteciperanno ai misteri partecipino anche alla compagnia degli eletti nel Regno
celeste, aspettando la venuta gloriosa del Cristo e la pienezza dello Spirito...



BENEDIZIONE DEGLI ELEMENTI

Per cui Tu crei tutto e benedici  ciò che è creato, santifichi  ciò che è
benedetto e distribuisci ciò che è santificato 


DOSSOLOGIA FINALE

A Te, Padre Onnipotente, e al Verbo fedele e veritiero, e al Santo Spirito
santificatore, conviene ogni onore, gloria e adorazione, ora e sempre, nei secoli dei
secoli..



Notizie per il santorale di San Germano di Parigi 


http://www.santiebeati.it/dettaglio/54950


lunedì 21 ottobre 2013

La più antica preghiera alla Madre di Dio

 


Odigitria di Calatamauro ( Contessa Entellina prov. di Palermo) - si trova presso il Museo di palazzo Abatellis di Palermo - Mosaico del XIII secolo in puro stile paleologo
Sub tuum praesidium confugimus,
Sancta Dei Genetrix.
Nostras deprecationes ne despicias
in necessitatibus,
sed a periculis cunctis
libera nos semper,
Virgo gloriosa et benedicta.
Ὑπὸ τὴν σὴν εὐσπλαγχνίαν,
καταφεύγομεν, Θεοτόκε.
Τὰς ἡμῶν ἱκεσίας,
μὴ παρίδῃς ἐν περιστάσει,
ἀλλ᾽ ἐκ κινδύνων λύτρωσαι ἡμᾶς,
μόνη Ἁγνή, μόνη εὐλογημένη.
http://www.newliturgicalmovement.org/2011/02/sub-tuum-praesidium.html
Tommaso Cuciniello
“SUB TUUM PRAESIDIUM”
La più antica preghiera alla Vergine Maria 
sta in
http://www.latheotokos.it/programmi/cuciniello.pdf
Sotto la tua protezione cerchiamo rifugio,
Santa Madre di Dio:
non disprezzare le suppliche
di noi che siamo nella prova,
ma liberaci da ogni pericolo,
o Vergine gloriosa e benedetta.

 

Madre di Dio Allattante ( galactotrophusa) - sec. XIV - provenente dal ex chiesa di San Gregorio di messina - si trova nel Museo regionale di Messina

domenica 20 ottobre 2013

Dagli «Inni» di San Simeone il Nuovo Teologo




Dagli «Inni» di San Simeone il Nuovo Teologo
 
 
Luce è il Padre, luce il Figlio, luce lo Spirito santo.
Guarda a ciò che dici, fratello, vedi di non cadere!
I tre sono una sola luce, una, non separata
ma unificata in tre persone senza confusione.
Dio infatti è assolutamente indivisibile per natura…
si lascia vedere tutto intero come una luce semplice.
 
 
File:SYMEON-icon.jpg 
 
http://www.santiebeati.it/dettaglio/44850
 
http://www.tradizione.oodegr.com/tradizione_index/vitesanti/simeonenuovoantiga.htm

poi è noto che a me gli eremiti di città sono graditi e quindi:

BENEDETTO XVI
UDIENZA GENERALE
Aula Paolo VI
Mercoledì, 16 settembre 2009


Simeone il Nuovo Teologo
sta in
http://www.vatican.va/holy_father/benedict_xvi/audiences/2009/documents/hf_ben-xvi_aud_20090916_it.html 


Concludendo, possiamo sintetizzare così l’insegnamento e l’esperienza mistica di Simeone il Nuovo Teologo: nella sua incessante ricerca di Dio, pur nelle difficoltà che incontrò e nelle critiche di cui fu oggetto, egli, in fin dei conti, si lasciò guidare dall’amore. Seppe vivere lui stesso e insegnare ai suoi monaci che l’essenziale per ogni discepolo di Gesù è crescere nell’amore e così cresciamo nella conoscenza di Cristo stesso, per poter affermare con san Paolo: “Non vivo più io, ma Cristo vive in me” (Gal 2,20).


 
 
 

sabato 19 ottobre 2013

L'anafora Eucaristica nella Divina Liturgia di S. Giacomo, il fratello di Dio

L'anafora Eucaristica  nella Divina Liturgia di  S. Giacomo, il fratello di Dio 




http://www.ccel.org/ccel/schaff/anf07.xii.ii.html




Dopo la deposizione dei Santi Doni all'Altare della Preparazione, fatta semplicemente e senza la preghiera della Presentazione, il Sacerdote, con le Porte Sante aperte - ma a tende chiuse -, senza croce pettorale né Epigonàtio o copricapo di alcun tipo, si lava le mani, recitando segretamente la: Preghiera di Purificazione prima della Liturgia
SACERDOTE: Sovrano Signore nostro Dio, non disprezzare me, colpito  da una moltitudine di peccati: perché, ecco, io sono venuto a questo tuo divino e celeste mistero, non perché ne sia degno; ma guardando solo alla tua bontà io dirigo la mia voce a Te: o Dio, sìi misericordioso con me peccatore; io ho peccato contro il cielo e davanti a Te, e sono indegno di venire alla presenza di questa santa e spirituale tua mensa, sulla quale il tuo Figlio Unigenito, e nostro Signore Gesù Cristo, si avanza misticamente in sacrificio per me peccatore e sporco di ogni macchia. Pertanto io presento a Te questa supplica di eucaristia, affinché il Tuo Spirito, il Consolatore, venga inviato giù su di me, rafforzandomi e facendomi atto a questo servizio; e rendimi degno di palesare senza condanna il verbo comunicato da Te, attraverso me, al popolo, in Cristo Gesù nostro Signore col quale Tu sei benedetto, assieme al tuo Tuttosanto, e Buono, e Vivifico e Coessenziale Spirito, ora e sempre e nei secoli. Amin. Il Sacerdote si porta davanti alla Santa Mensa, il Diacono, che indossa l'Orario semplice e non porta copricapi anche se ha dignità, apre le tende. Il Sacerdote dice a voce alta.: SACERDOTE: Gloria al Padre, e al Figlio, e al Santo Spirito, le Luce unica e triplice della Divinità, unitariamente sussistente nella Trìade e indivisibilmente divisa. Perché la Trìade, infatti, è l'unico Dio onnipotente. Di Lui i cieli narrano la gloria e la terra il suo dominio; il mare la sua potenza e ogni creatura sensibile e razionale ognora proclama la sua maestà: perché a Lui si addice la gloria, l'onore, la forza, la maestà e la magnificenza, ora e sempre e nei secoli. POPOLO: Amìn. DIACONO (porgendo al Sacerdote l'incensiere) Signore, benedici l'incenso. Preghiera dell'Incenso all'inizio
SACERDOTE: Benefattore, Re dei secoli e Artefice di tutto l'universo, accogli la tua Chiesa che viene a Te attraverso il tuo Cristo. Compi ciò che è utile per ciascuno, porta tutti alla perfezione e rendici perfettamente degni della grazia della tua santificazione, riunendoci nella tua santa Chiesa che hai acquistato con il prezioso sangue dell'Unigenito Figlio tuo e nostro Salvatore Gesù Cristo, con il quale sei benedetto e glorificato col Tuttosanto e Buono e Vivifico tuo Spirito, ora e sempre e nei secoli. POPOLO: Amìn. DIACONO (rivolto al popolo): Preghiamo il Signore. POPOLO: Kyrie eleison. DIACONO (porgendo al Sacerdote l'incensiere): Signore, benedici l'incenso. Preghiera dell'incenso prima dell'Ingresso
SACERDOTE: O Dio che hai accettato i doni di Abele, il sacrificio di Noè e di Abramo, l'incenso di Aronne e di Zaccaria, accetta anche dalla mano di noi peccatori quest'incenso come profumo di soave odore e a remissione dei peccati nostri e di tutto il tuo popolo, perché Tu sei benedetto; a Te si addice le gloria, al Padre, al Figlio e al Santo Spirito, ora e sempre. POPOLO: Amìn. DIACONO: Signore, benedici. Preghiera segreta dell'Ingresso
SACERDOTE: Signore nostro e Dio, Gesù Cristo, che per la tua bontà sovrabbondante e per il tuo amore senza restrizioni fosti crocifisso, e non rifiutasti di essere perforato dalla lancia e dai chiodi; che hai preparato questo misterioso e tremendo servizio come un memoriale eterno perpetuamente per noi: benedici questo tuo ministero in Cristo Dio, e benedici il nostro ingresso, e completa pienamente la presentazione di questo tuo servizio per la tua indicibile compassione, ora e sempre e nei secoli. Amin. DIACONO: Il Signore ci benedica e ci renda seraficamente degni di offrirgli doni e di cantare il reiterato inno del divino Trisagio, per la pienezza e la sovrabbondanza di tutta la perfezione della santità, ora e sempre. Amin. Il Sacerdote incensa la Santa Mensa, dopodiché prende da essa il Santo Vangelo e lo dà al Diacono; egli stesso porta l'Apostolo, e se vi è un altro Sacerdote, questi porta il Libro dell'Antico Testamento: Mentre li precede un Accolito con un cero acceso escono dal Santo Vima e compiono l'Ingresso. Il Sacerdote e il Diacono intonano il Tropario "O Unigenito Figlio e Verbo di Dio…"; arrivati in mezzo alla Chiesa dove si trova l'Ambone vi depongono il Santo Vangelo, dopodiché si fermano davanti alle Porte Sante e il Sacerdote dice ad alta voce la seguente preghiera: SACERDOTE: O Dio Onnipotente e Signore grande nel Nome, che ci hai concesso l'ingresso al Santo dei Santi mediante il soggiorno tra gli uomini del tuo Unigenito Figlio, Signore e Dio nostro Salvatore Gesù Cristo, noi supplichiamo e invochiamo la tua bontà, poiché noi siamo timorosi e tremebondi, in procinto di presentarci al tuo santo Altare del sacrificio. Manda su di noi, o Signore, la tua buona grazia e santifica le nostre anime, i nostri corpi e i nostri spiritì e volgi i nostri pensieri alla pietà, affinché con coscienza pura presentiamo a Te doni, offerte e primizie in remissione dei nostri peccati e in propiziazione di tutto il tuo popolo, per la grazia, le misericordie e l'amore del tuo Unigenito Figlio con il quale sei benedetto nel secoli. POPOLO: Amìn. Il Sacerdote entra nel Vima. SACERDOTE (benedicendo, rivolto ad Occidente): Pace a tutti! POPOLO: Ed allo spirito tuo. Il Sacerdote dice inchinato e segretamente la
Preghiera dopo l'Ingresso
SACERDOTE: Il Signore ci benedica e ci santifichi per l'ingresso e la celebrazione dei divini e puri Misteri, dando riposo alle anime benedette tra i buoni e i giusti, per la sua grazia e il suo amore, ora e sempre e nei secoli. Amin. Nel frattempo il Diacono dice rivolto al popolo la Litania di intercessione: DIACONO: In pace preghiamo il Signore. POPOLO: Kyrie eleison ( e così ad ogni invocazione) DIACONO: Per la pace dall'alto, per la misericordia dl Dio e per la salvezza delle anime nostre, preghiamo il Signore. -Per la pace del mondo intero, per l'unità di tutte le sante Chiese di Dio, preghiamo il Signore. -Per la salvezza e la protezione del nostro Patriarca e del nostro Arcivescovo , di tutto il Clero e del popolo che ama Cristo, preghiamo il Signore. -Per la remissione dei nostri peccatI e delle nostre colpe, per essere liberati da ogni tribolazione, collera, pericolo e angustia, preghiamo il Signore. -Facendo memoria della Tuttasanta, intemerata, più che gloriosa, benedetta nostra Signora, la Deìpara e Semprevergine Maria, del santo e glorioso Giovanni, Profeta, Precursore e Battista, dei divini e onnibenedetti Apostoli, dei gloriosi Profeti, e dei premiati Martiri e di tutti i Santi e i Giusti, le cui preghiere e intercessioni tutti possiamo ricevere. Preghiera segreta prima del Trisagio
SACERDOTE: Misericorde e compassionevole, magnanimo e clemente e vero Signore: guardaci dal tuo santo trono e ascolta noi supplici e liberaci da ogni tentazione diabolica ed umana e non allontanare da noi il tuo soccorso e non darci castighi superiori alle nostre forze. Noi infatti non siamo capaci di vincere gli ostacoli; ma Tu puoi, o Signore, salvarci da ogni avversità: salvaci o Dio dalle difficoltà di questo mondo secondo la tua bontà, affinché, avvicinandoci con coscienza pura al tuo Santo Altare, possiamo senza condanna innalzarti il beato inno trisagio assieme alle potenze celesti, e celebrandoti la gradita e Divina Liturgia, siamo annoverati tra i degni della vita eterna. A voce alta: SACERDOTE: Poichè Tu sei santo, o Signore Dio nostro, e stai e riposi tra i Santi, e a Te rendiamo gloria e l'inno Trisagio, al Padre, al Figlio e al Santo Spirito, ora e sempre e nei secoli. POPOLO: Amin. Santo Dio, Santo Forte, Santo Immortale etc. Mentre viene cantato l'inno Tnsagio, il Sacerdote esce dalle Porte Sante e va nel mezzo della chiesa preceduto dal Diacono. Stando davanti all' ambone il Sacerdote dice dopo la fine dell' Inno Trisagio: SACERDOTE (benedicendo, rivolto ad Occidente): Pace a tutti! POPOLO: E allo Spirito Tuo! Il Lettore legge la lettura dall'Antico Testamento,poi il Prokimeno e l'Apostolo del giorno. DIACONO: Signore, benedici l'incenso. Il Sacerdote benedice l'incenso dicendo segretamente la Preghiera dell'Incenso prima del Vangelo: A Te che sei pieno di ogni fragranza e saggezza, o Signore Dio nostro. di cui hai reso anche noi partecipi, Ti presentiamo quest'incenso: sia esso gradito, Ti preghiamo, al Tuo Volto, dalle nostre povere mani sul tuo Altare oltre i cieli come profumo di soave odore in remissione dei nostri peccati e a propiziazione del tuo popolo, per la grazia e l'intercessione e la benevolenza dell'Unigenito Figlio tuo, con il quale sei benedetto, con il Santissimo, Buono e Vivifico tuo Spirito, ora e sempre e nei secoli. Amin. Il Diacono incensa cominciando dal Vima. Quando ha terminato si pone al suo posto. Al termine dell'Apostolo: POPOLO: Alleluia (3 volte e ancora dopo ogni versetto alleluyatico) DIACONO: Diciamo tutti: Kyrie eleison. POPOLO: Kyrie eleison (e così ad ogni invocazione) DIACONO: Signore Onnipotente, Sovraceleste, Dio dei Padri nostri, Ti preghiamo, ascoltaci. -Per la pace di tutto quanto il mondo, e l'unione di tutte le Tue Sante Chiese, preghiamo. -Per la salvezza e l'aiuto del Santissimo Padre e Patriarca nostro … e dell'Arcivescovo nostro … , di tutto il clero e del popolo che ama Cristo, preghiamo. -Per essere liberati da ogni afflizione, ira, pericolo e necessità, dalla prigionia e da morte dolorosa e dalle nostre iniquità, preghiamo. -E per il popolo qui presente che ha ricevuto il dono della compassione tua grande, Ti preghiamo, abbi misericordia e pietà. -Salva, Signore il tuo popolo e benedici la tua eredità. -Riguarda il tuo mondo con la grazia e indulgenza. -Innalza il corno dei Cristiani con la forza della tua onorata vivifica Croce, per l'intercessione della Tuttasanta, benedetta nostra Signora, la Deìpara, del Precursore, dei tuoi Apostoli e di tutti i Santi, Ti preghiamo, Signore ricco di misericordia, ascolta noi che Ti preghiamo abbi pietà. POPOLO: Kyrie eleison (3 volte). SACERDOTE: Fa' risplendere nei nostri cuori, Sovrano filantropo, la nitida luce della tua scienza divina e aprici gli occhi della mente alla comprensione della tua predicazione dell'Evangelo. Infondici anche il timore dei tuoi beati precetti affinché, calpestando le pretese della carne, possiamo perseguire un modo di vita spirituale, pensando e facendo tutto quanto è di tuo gradimento. Ad alta voce: SACERDOTE: Tu infatti, Salvatore e Protettore, sei il buon annuncio e l'illuminazione delle nostre anime e dei nostri corpi, o Dio, ed il tuo Figlio Unigenito, e il Tuo Tuttosanto Spirito, ora e sempre e nei secoli. POPOLO: Amìn. DIACONO: Stiamo attenti alla Sacra Lettura. E dà inizio immediatamente alla lettura del titolo e del testo evangelico. Al termine il Sacerdote pronuncia, se vuole, l'Omelìa dal centro della chiesa; lascia i libri sul leggìo, si avvia col Diacono alla porta centrale. Il Sacerdote entra, il Diacono si arresta davanti alla porta. Il Sacerdote dice segretamente: O Dio che hai fatto risuonare per noi le tue divine e salvifiche parole, illumina le anime di noi peccatori per la comprensione di quanto è stato letto, in modo da non sembrare soltanto ascoltatori delle spirituali parole, ma anche esecutori di buone azioni seguendo una fede sincera, una vita irreprensibile, una condotta senza colpe, in Cristo Gesù Signore nostro, con il quale sei benedetto e glorificato con il Santissimo Buono e Vivifico tuo Spirito, ora e sempre e nei secoli. Amin. DIACONO: Abbandoniamoci a un'intensa preghiera. In pace preghiamo il Signore. POPOLO: Kyrie eleison (e così ad ogni invocazione). DIACONO: Per la pace dall'alto e per la salvezza delle nostre anime, preghiamo il Signore. -Per la pace di tutto quanto il mondo, e l'unione di tutte le Sante Chiese di Dio, preghiamo il Signore. -Per la salvezza e l'aiuto del Santissimo Padre e Patriarca … nostro e dell'Arcivescovo nostro … di tutto il Clero e del popolo che ama Cristo, preghiamo il Signore. -Per il nostro Presidente …, per il Parlamento della Repubblica e per tutte le Autorità civili e militari, preghiamo il Signore. -Per la remissione dei peccati e il perdono delle colpe, e per essere liberati da ogni afflizione, ira, pericolo e necessità, daIl'arroganza dei nemici, preghiamo il Signore. -Che l'intero giorno sia perfetto, santo, pacifico e senza peccato chiediamo al Signore. POPOLO: Concedi, Signore (e così per ogni petizione). -Un angelo di pace, guida fedele, custode delle nostre anime e dei nostri corpi, chiediamo al Signore. -Il perdono e la remissione del nostri peccati e delle nostre colpe, chiediamo al Signore. -Ciò che è buono ed utile alle anime nostre, e la pace per il mondo, chiediamo al Signore. -Di trascorrere quanto resta della nostra vita in pace e in buona salute, chiediamo al Signore. -Che la fine della nostra vita sia cristiana, senza dolori e senza rimorsi, e una buona difesa davanti al tremendo tribunale di Cristo, chiediamo. -Facendo memoria dello tuttasanta, intemerata, più che gloriosa, benedetta nostra Signora, la Deìpara e sempre vergine Maria, del Santo e glorioso Giovanni, Profeta, Precursore e Battista, dei divini e onnibenedetti Apostoli, dei gloriosi Profeti, e dei premiati Martiri e di tutti i Santi e i Giusti. e noi stessi, gli uni gli altri, e tutta la nostra vita a Cristo Dio affidiamo. POPOLO: A Te, Signore. Mentre il Diacono dice quanto sopra, il Sacerdote prega segretamente così: O Dio, che ci hai insegnato i tuoi Dìvinì e salvificì misteri, illumina le anìme dì noi peccatori per la comprensione delle cose che sono state dette, affinché non ci mostriamo solo come ascoltatori delle cose spirituali, ma anche artefici di buone azìoni, sforzandoci in una fede senza colpe. una vita immacolata e una pura conversazione. SACERDOTE: Poichè Tu sei la nostra buona novella e la nostra illuminazione Salvatore e Pastore delle anime nostre e dei nostri corpi, o Dio, con l'Unigenito tuo Figlio e il tuo Santo Spirito ora e sempre e nei secoli. POPOLO: Amin. SACERDOTE: In Cristo Gesù nostro Signore insieme al Quale Tu sei benedetto, col Tuo Tuttosanto, Buono e Vivifico Spirito ora e sempre e nei secoli. POPOLO: Amìn. SACERDOTE (benedicendo, rivolto ad Occidente): Pace a tutti! POPOLO: Ed allo spirito tuo. DIACONO: Inchiniamo il nostro capo al Signore. POPOLO: A Te, Signore. Il Sacerdote, chinando il capo, dice segretamente la Preghiera a capo chino
Sovrano datore di vita, Tu che provvedi ogni cosa buona, Tu che hai dato all'umanità la benedetta speranza della vita eterna, il nostro Signore Gesù Cristo, facci degni in santità e perfetti per il tuo divino servizio, per gioire delle future benedizioni. SACERDOTE: Affinché dalla tua potenza ognora custoditi sia a Te che la gloria e il ringraziamento innalziamo, al Padre, al Figlio e al Santo Spirito, ora e sempre. POPOLO: Amìn. DIACONO: In pace cantiamo al Signore. POPOLO: Kyrie eleison. DIACONO: Non resti alcun catecumeno, nessuno dei non iniziati, nessuno che non può pregare con noi: riconoscetevi tra di voi; le porte: tutti in piedi. (Il Diacono entra) DIACONO (porgendo al Sacerdote l'incensiere): Signore, benedici l'incenso. Preghiera dell'incenso prima del grande Ingresso SACERDOTE: Sovrano onnipotente, Re della gloria, che conosci tutte le cose prima della loro creazione, maniféstati a noi che in questa santa ora Ti chiamiamo e redìmici dalla vergogna dei nostri peccati; purifica le nostre menti e i nostri pensieri da desideri immondi, degli inganni del mondo, e da ogni influenza del demonio; accetta dalle mani di noi peccatori questo incenso come Tu accettasti l'offerta di Abele, e di Noè, e di Aronne e di Samuele e di tutti i tuoi Santi. Guardaci da ogni cosa cattiva e preservaci, affinché possiamo in continuazione compiacerti ed adorare Te, il Padre, il tuo Figlio Unigenito e il Tuo Tuttosanto Spirito, ora e sempre e nei secoli. POPOLO: Amìn. Taccia ogni carne mortale e stìa con timore e tremore, senza pensare ad alcunché di terreno: perché il Re dei re e il Signore dei signori si avanza per essere sacrificato e dato per cibo ai fedeli; e le schiere degli Angeli vanno davanti a Lui con i Principati e le Potenze… Durante il canto dell'Inno, dopo che il Diacono ha terminato l'incensazione, il Sacerdote e il Diacono portano processionalmente in silenzio i Santi Doni verso la santa mensa. Stando fermi davanti alle Porte Sante, il Sacerdote dice ad alta voce la Preghiera della Presentazione SACERDOTE: Dio, Dio nostro, Tu hai inviato il Pane Celeste, li nutrimento di tutto il mondo, il Signore nostro Gesù Cristo, Salvatore e Lavacro e Benefattore, che ci benedice e ci santifica, benedici Tu stesso questa offerta e accettala sul tuo Altare sovraceleste. Tu che sei buono e filantropo, ricordati di coloro che hanno presentato le offerte e di coloro per i quali essi le hanno presentate, e custodiscili senza condanna al servizio dei tuoi misteri, affinché sia santificato e glorificato l'onorabilissimo e magnifico tuo Nome, del Padre, del Figlio e del Santo Spirito, ora e sempre e nel secoli. Il Sacerdote e il Diacono entrano. POPOLO: Amìn ... l Cherubini dei molti occhi e i Serafini dalle sei ali, che coprono il loro volto e cantano forte l'inno. Alleluia, alleluia, alleluia. SACERDOTE (benedicendo, rivolto all'Occidente): Pace e tutti! POPOLO: Ed allo spirito tuo. DIACONO: Padre, benedici. SACERDOTE: Benedetto sia Dio che benedice e santifica tutti noi alla presentazione dei divini e puri misteri, e dà riposo alle anime benedette tra i Santi e i Giusti ora e sempre e nei secoli. POPOLO: Amin. DIACONO: In sapienza di Dio stiamo attenti. POPOLO: Credo in un solo Dio...e la vita dei secolo venturo. Amin. Il Sacerdote non agita il velo e prega segretamente: O Dio e Sovrano di tutto rendi degni in quest'ora, noi che siamo indegni, o filantropo, affinché puri da ogni inganno e da ogni ipocrisia possiamo essere uniti gli uni gli altri con il legame della pace e dell'amore, confermàti mediante la santificazione della tua Divina conoscenza, attraverso il tuo Unigenito Figlio, il nostro Signore e Salvatore Gesù Cristo, con il quale sei benedetto, insieme al Tuttosanto, Buono e Vivifico tuo Spirito, ora e sempre e nei secoli. DIACONO: Amin. DIACONO: Stiamo composti, stiamo con riverenza, stiamo nei timore di Dio e con compunzione di cuore. In pace preghiamo il Signore. SACERDOTE: Poiché Tu sei un Dio di misericordia, amore, compassione e filantropia, insieme al tuo Figlio Unigenito e al tuo Tuttosanto Spirito,ora e sempre. POPOLO: Amin. SACERDOTE: ( benedicendo, rivolto ad Occidente): Pace a tutti! POPOLO: Ed allo spirito tuo. DIACONO: Amiamoci gli uni gli altri con un bacio santo. Tutti si baciano santamente.Dopo il bacio: Inchiniamo i nostri capi ai Signore. Il Sacerdote, chinando il capo, dice segretamente la Preghiera a capo chino: O unico Signore e Dio di misericordia, su costoro che hanno inchinato il collo davanti al tuo santo Altare e ricercano i doni spirituali che da Te provengono manda la tua buona grazia e benedici noi tutti con ogni benedizione spirituale che non può esserci tolta, Tu che abiti negli eccelsi e che riguardi le cose umili. A voce alta: SACERDOTE: Poichè è lodato e adorato e glorificato il tuo Santissimo nome, del Padre, del Figlio e del Santo Spirito, ora e sempre, e nei secoli. POPOLO: Amìn. DIACONO: Signore, benedici. SACERDOTE: Il Signore ci benedirà e celebrerà con noi con tutta la sua grazia e il suo amore, ognora, ora e sempre, e nei secoli. DIACONO: Amin. Signore, benedici. SACERDOTE: Il Signore ci benedirà e ci renderà degni di stare innanzi al suo santo Altare, ognora, ora e sempre e nei secoli. DIACONO: Amin. Signore, benedici. SACERDOTE: Benedetto sia Dio che ci benedice e ci santifica tutti nell'assistere e nel servire ai suoi puri Misteri, ora e sempre e nei secoli. DIACONO: Amin. Signore, benedici. SACERDOTE: Gloria a Dio negli eccelsi e sulla terra pace. (3 volte) Signore aprirai le mie labbra e la mia voce annuncerà la tua lode. (3 volte) Sia riempita la mia bocca di lode, Signore, affinché io possa inneggiate alla tua gloria e tutto il giorno alla tua maestà. (3 volte) Il Sacerdote segna i doni coperti dicendo: Nel nome del Padre, Amìn; e del Figlio, Amìn; e del Santo Spirito; Amìn. Ora e sempre e nei secoli. Amìn. Il Sacerdote si inchina a destra e a sinistra ai concelebranti, poi si volge al popolo e dice ad alta voce cantando: SACERDOTE: Magnificate li Signore con me e innalziamo il suo nome assieme. POPOLO: il Santo Spirito scenderà su di te, e la potenza dell'Altissimo ti adombrerà. CONCELEBRANTI (o, se mancano, DIACONO): Si ricordi di voi il Signore nel regno del cieli, ora e sempre e nel secoli. POPOLO: Amin DIACONO: In pace preghiamo il Signore. POPOLO: Kyrie eleison (e così ad ogni invocazione). DIACONO: Per la pace dall'alto; per la misericordia dl Dio e per la salvezza delle nostre anime, preghiamo li Signore. -Per la pace universale, per l'unità dl tutte le Chiese Sante preghiamo il Signore. -Per la salvezza e la protezione del nostro Patriarca... e dei nostro Arcivescovo . , di tutto il clero e dl tutto il popolo che ama Cristo, preghiamo il Signore. -Per il nostro Presidente ... , per il Parlamento della Repubblica e per tutte le Autorità civili e militari, preghiamo il Signore. -Per la santa e regale città di Cristo, nostro Dio, per tutte le città e regioni delle Terra, per i veri cristiani che vivono nella pietà verso Dio, affinché abbiano pace e sicurezza, preghiamo li Signore. -Per quelli che portano frutto e compiono il bene nelle Sante Chiese di Dio e in favore dei poveri, delle vedove, degli orfani, degli stranieri e degli indigentì, per coloro che ci hanno chiesto di ricordarli nelle nostre preghiere, preghiamo li Signore. -Per i vecchi, gli infermi, gli ammalati e gli infelici, per chi è afflitto da spiriti immondi, perché ottenga da Dio pronta guarigione e salute, preghiamo il Signore. -Per chi vive nella verginità, nella castità, nella continenza e in una casta unione; per i padri e i fratelli che abitano sui monti e nelle grotte della terra, preghiamo il Signore. -Per i cristiani che viaggiano per terra e per mare, per coloro che sono lontani da casa, o in carcere, in esilio, ai lavori forzati o in amara schiavitù, per il loro felice ritorno a casa nella gioia preghiamo il Signore. -Per ogni anima cristiana provata ed abbattuta, che ha bisogno del soccorso e della misericordia di Dio, per il ritorno degli smarriti, la guarigione dei malati, la libertà dei prigionieri, il riposo dei nostri padri e fratelli che si sono addormentati, preghiamo il Signore. -Per le remissione dei nostri peccati e il perdono delle nostre colpe; affinché siamo liberati da ogni tribolazione, collera, pericolo, necessità, guerra, preghiamo il Signore. -Per la clemenza del tempo, per la fertilità della terra, per la pioggia al momento opportuno, per l'abbondanza dei frutti, per un buon raccolto, perché l'anno sia coronato di bene, preghiamo il Signore. -Affinchè la nostra preghiera sia esaudita e gradito a Dio, riceviamo tutti l'abbondanza della sua misericordia e bontà, e siamo giudicati degni del Regno dei Cieli, preghiamo con attenzione. -Facendo memoria della Tuttasanta, Intemerata, più che gloriosa, la Benedetta, nostra Signora, la Deìpara e Semprevergine Maria, il glorioso Profeta, Precursore e Battista Giovanni; i santi Apostoli; Stefano, il primo Martire; Mosé, Aronne, Elìa, Eliseo, Samuele, Davide, Daniele, i Profeti e tutti i Santi e i Giusti affinché ci ottengono misericordia con la loro intercessione. -Per le offerte che presentiamo, preziose e celesti, ineffabili, immacolate, gloriose, straordinarie, terribili e divine; e per la salvezza del nostro padre e Sacerdote ... che presiede il sacrificio, supplichiamo il Signore nostro Dio. POPOLO: Kyrie eleison, Kyrie eleison, Kyrie eleison. Il Sacerdote nel frattempo dice segretamente questa preghiera: Tu che ci hai visitato, Signore Dio, in misericordia e compassione e hai concesso a noi indegni peccatori e umili tuoi servi l'ardire di stare davanti al tuo santo Altare e di offrire a Te questo tremendo e incruento sacrificio, per i nostri peccati e per la dìsconoscenza del popolo, volgi il tuo sguardo su di me, tuo servo inutile, e cancella le mie iniquità con la tua misericordia e purificami le labbra e il cuore da ogni infezione della carne e dello spirito e allontana da me ogni pensiero vergognoso e stolto e rendimi degno con la potenza del tuo Santissimo Spirito di questa Liturgia; accoglimi a causa della tua bontà, mentre mi avvicino al tuo santo Altare. E compiàciti, o Signore che questi doni, portati dalle nostre mani, siano accettabili, e mostra condiscendenza per le mie infermità, e non mi cacciare dal tuo Volto, e non aborrire la mia indegnità, ma, abbi misericordia dì me, o Dio, e secondo la moltitudine delle tue misericordie, cancella le mie iniquità, affinché, senza condanna appressandomi davanti alla tua Gloria, diventi degno della protezione del tuo Unigenito Figlio e della illuminazione del tuo Tuttosanto Spirito e non venga cacciato come schiavo del peccato, ma come tuo servo possa trovare grazia, misericordia e perdono dei peccati, nel presente e ne! futuro secolo. Sì, o Sovrano Onnipotente e Signore di tutto, ascolta la mia supplica; poiché Tu sei Colui che opera tutto in tutti e da Te tutti cerchiamo per tutto l'aiuto e il soccorso che provengono da Te e dal tuo Figlio Unigenito e dal Buono, e Vivificante e Coessenziale Spirito, ora e sempre. Amìn. O Dio, che attraverso la tua grande e indicibile filantropia hai inviato il tuo Unigenito Figlio al mondo, affinché potesse recuperare la pecora perduta, non cacciare noi peccatori, che Ti offrono questo tremendo e incruento sacrificio: perché noi non confidiamo nella nostra giustizia, ma nella tua buona misericordia, mediante la quale tu hai comprato la nostra stirpe. Noi preghiamo e supplichiamo la tua bontà che questo mistero di salvezza venga amministrato da noi non per la condanna del tuo popolo, ma per la remissione dei peccati, per il rinnovamento delle anime e dei corpi, per compiacere Te, Dio e Padre, nella misericordia e l'amore del tuo Figlio Unigenito, col quale sei benedetto, assieme al tuo Tuttosanto, e Buono e Vivificante Spirito, ora e sempre e nei secoli. Amìn. O Signore Dio, che ci hai creato e portato alla vita, che ci hai mostrato le vie della salvezza, che ci hai concesso la rivelazione dei divini misteri, e ci hai posti in questo ministero nella potenza del tuo Tuttosanto Spirito, fa', o Sovrano, che noi possiamo divenire servi della tua nuova alleanza, ministri dei tuoi puri misteri, e ricevi noi, quando ci avviciniamo al tuo santo Altare, secondo la grandezza della tua misericordia, affinché diveniamo degni di offrirti doni e sacrifici per i nostri peccati e per quelli del popolo; e dacci, o Signore, di offrirti in pieno timore e pura coscienza questo sacrificio spirituale e incruento, e che Tu lo riceva nel tuo Altare santo e spirituale di oltre i cieli, in odore di soavità spirituale e ci invii in contraccambio la grazia del tuo Tuttosanto Spirito. E, o Dio, guarda su di noi e accetta questo servizio razionale, come accettasti i doni di Abele, i sacrifici dì Noè, gli uffici sacerdotali di Mosè e di Aronne, le offerte di pace di Samuele, il pentimento di Davide, l'incenso di Zaccaria. Come Tu accettasti dalle mani dei tuoi Apostoli questo vero servizio, così accetta nella tua bontà dalle mani di noi peccatori questi doni offerti, e fa' che le nostre offerte siano accettabili, santificate dal Santo Spirito, come propiziazione per i nostri peccati e per. la disconoscenza del popolo, e per il riposo delle anime di coloro che si sono addormentati prima di noi; affinché anche noi, tuoi umili peccatori ed indegni servi possiamo essere contati degni di servire senza colpa il tuo santo Altare, possiamo ricevere la ricompensa dei servì fedeli e saggi, e possiamo trovare grazia nel terribile giorno della tua giusta e buona retribuzione. Ti ringraziamo. o Signore nostro Dio che ci hai dato l'ardire dì entrare nei tuoi Santi Luoghi, che Tu hai rinnovato per noi come una via nuova e vivente attraverso il velo della carne del tuo Cristo. Noi pertanto, essendo considerati degni di entrare nel luogo del tabernacolo della tua gloria, e di stare all'interno del velo, e guardare il Santo dei Santi, umiliati davanti alla tua bontà. Signore, abbi pietà di noi: noi infatti siamo pieni di timore e di tremore, in procinto di stare innanzi al tuo santo Altare, e ad offrirti questo tremendo e incruento sacrificio per i nostri peccati e per la disconoscenza del popolo: manda, o Dio, la tua buona grazia, e santifica le nostre anime, e ì nostri corpi, e ì nostri spiriti; volgi i nostri pensieri alla santità. Affinché con pura coscienza possiamo portare a te una misericordia di pace, sacrificio di lode. Ad alta voce: SACERDOTE: Per la misericordia e l'amore dei tuo Figlio Unigenito, col quale sei Tu benedetto, assieme ai Tuttosanto, Buono e Vivifico tuo Spirito, ora e sempre. POPOLO: Amìn. SACERDOTE (benedice, rivolto all'Occidente): Pace a tutti! POPOLO: Ed allo Spirito tuo. DIACONO: Stiamo composti, stiamo con devozione, stiamo con timore di Dio, stiamo con compunzione, stiamo intenti per offrire la santa Anafora in pace a Dio. POPOLO: Misericordia di pace, sacrificio di lode. Il Sacerdote toglie il velo dai Santi Doni e dice segretamente la: Preghiera del velo E togliendo i veli che simbolicamente stanno attorno a questo sacro cerimoniale, rivélati Tu chiaramente a noi: riempi la nostra visione intellettuale con la luce assoluta, e, purificata la nostra povertà da ogni macchia della carne e dello spirito, rendila degna di questa tremenda e terribile presenza: poiché Tu sei un Dio Tuttomisericordioso e pieno di grazia, e noi a Te mandiamo la lode e il ringraziamento, al Padre, e al Figlio, e al Santo Spirito, ora e sempre, e nei secoli. DIACONO: Amin. A voce alta: SACERDOTE (benedicendo, rivolto ad Occidente): L'amore di Dio e Padre, la grazia del Signore e Figlio, e la comunione e il dono del Santo Spirito siano con tutti voi. POPOLO: E con lo spirito tuo. SACERDOTE: Teniamo alti le menti e cuori. POPOLO: Sono rivolti al Signore. SACERDOTE: Rendiamo grazie ai Signore. POPOLO: E' degno e giusto. Il Sacerdote, inchinandosi, dà inizio segretamente all'Anafora: E' veramente degno e giusto, conveniente e dovuto, lodare Te, inneggiare a Te, benedire Te, adorare Te, rendere grazie a Te, Creatore di tutte le creature visibili e invisibili, tesoro dei beni eterni, fonte di vita e di immortalità, Signore e Dio di tutte le cose; Te cantano i cieli dei cieli e le loro schiere, il sole, la luna e tutto il coro delle stelle, la terra, il mare e tutto ciò che è in essi. Gerusalemme, l'assemblea celeste,e chiesa dei primogeniti scritti nei cieli, gli spiriti dei giusti e dei Profeti, le anime dei Martiri e degli Apostoli; gli Angeli, gli Arcangeli, i Troni, le Dominazioni, i Principati, le Potestà, le Virtù terribili, i Cherubini dai numerosi occhi, i Serafini dalle sei ali, che con due ali coprono i loro volti, con due i piedi e con due sì librano gridando l'un l'altro con labbra inesauste le lodi interminabili. A voce alta: SACERDOTE: L'inno trionfale delle tua gloria meravigliosa a gran voce cantano, esclamano, lodano, gridano e dicono: POPOLO: Santo, santo, santo... etc. Il Sacerdote fà il segno della croce sui doni e dice segretamente: Santo sei Tu, Re dei secoli e Signore e datore di ogni santità. Santo anche il tuo Unigenito Figlio, il nostro Signore Gesù Cristo, mediante il quale Tu hai creato ogni cosa. Santo è anche il tuo Santo Spirito, che scruta ogni cosa, anche la tua profondità, o Dio. Santo sei Tu, onnipotente, onnipossente, buono, terribile, misericordioso, onnicompassionevole verso le tue creature; Tu che hai creato l'uomo dalla terra a tua immagine e somiglianza, e gli desti la gioia del paradiso. E quando egli trasgredì il tuo comandamento e andò in rovina, Tu non l'hai disprezzato né lo hai abbandonato, o Buono, ma lo castigasti come un Padre buono; l'hai richiamato con la legge, istruito con i Profeti; e poi mandasti nel mondo il tuo Figlio Unigenito stesso, il nostro Signore Gesù Cristo affinché Egli, con la sua venuta, potesse rinnovare e restaurare la tua immagine. Il quale, disceso dai cieli, prese carne dal Santo Spirito e dalla Vergine Deìpara Maria, e visse tra gli uomini adempiendo l'economia della salvezza della nostra stirpe. In procinto di sopportare la sua volontaria e vivificante morte sulla Croce, Egli, senza peccato tra noi peccatori, nella notte in cui fu tradito, o piuttosto in cui si consegnava da sé stesso per la salvezza del mondo Il Sacerdote prende il pane e continua segretamente: Prendendo il pane nelle sue sante e pure e immacolate e immortali mani, innalzando gli occhi in cielo, e offrendolo a Te, suo Dio e Padre, diede grazie, lo benedisse, lo spezzò e lo diede a noi, suoi discepoli e apostoli dicendo: A voce alta: SACERDOTE: Prendete, mangiate: questo è Il mio corpo, che per voi si spezza in remissione dei peccati. POPOLO: Amìn. Avendo riposto il santo pane, e prendendo il calice dice segretamente: Allo stesso modo, dopo aver cenato, prese il calice, e avendo mescolato vino e acqua. levati gli occhi al cielo, e presentandolo a Te, suo Dio e Padre, rese grazie, lo benedisse, lo consacrò e lo riempì di Santo Spirito, e lo diede a noi suoi discepoli e apostoli dicendo: A voce alta: SACERDOTE: Bevetene tutti: questo è il mio sangue della nuova alleanza, sparso per voi e per molti in remissione dei peccati. POPOLO: Amìn. Il Sacerdote continua segretamente: Fate questo in memoria di me. Perché ogni volta che mangerete questo pane e berrete questo calice annuncerete la morte del Figlio dell'uomo, confesserete la sua resurrezione fino al suo ritorno. DIACONO: Crediamo e confessiamo: POPOLO: Le tua morte, o Signore annunciamo, e la tua resurrezione confessiamo. Il Sacerdote continua segretamente: Ricordando dunque noi peccatori le sue vivificanti sofferenze, la sua croce di salvezza, la sua morte e la sua sepoltura, e la resurrezione dai morti al terzo giorno, e la sua ascensione al cielo, e la sede alla tua destra, nostro Dio e Padre, e la sua seconda gloriosa e terribile venuta, quando Egli verrà nella gloria a giudicare i vivi e i morti, e a rendere a ciascuno secondo le sue opere, anche noi peccatori, offriamo a Te, o Signore, questo tremendo e incruento sacrificio, pregando che Tu non ci tratti secondo i nostri peccati né ci ripaghi secondo le nostre iniquità. Ma che Tu, secondo la tua misericordia e il tuo indicibile amore, tralasciando e cancellando il manoscritto contro di noi, che Ti supplichiamo, ci dia i tuoi doni celesti ed eterni (che occhi non hanno visto, orecchie non hanno udito e che non sono entrati nel cuore dell'uomo) che Tu hai preparato, o Dio per coloro che Ti amano; e non rigettare, o Signore filantropo, il popolo a causa mia o dei miei peccati. Ad alta voce tre volte: SACERDOTE: Perché il tuo popolo e la tua Chiesa Ti supplicano. POPOLO (ogni volta): Abbi pietà di noi, Signore Iddio, Padre Onnipotente. Il Sacerdote inizia segretamente la Consacrazione Abbi pietà di noi, o Dio Onnipotente. Abbi pietà di noi, o Dio nostro Salvatore. Abbi pietà di noi, o Dio secondo la tua grande misericordia, e manda su di noi e su questi Doni offerti il tuo Tuttosanto Spirito. Lo Spirito sovrano e vivifico, che siede sul trono con Te, nostro Dio e Padre, e col tuo figlio Unigenito che regna con Te, coessenziale e coeterno; che parlò nella legge e nei Profeti, e nel tuo Nuovo Patto; che discese in forma di colomba su nostro Signore Gesù Cristo nel fiume Giordano e prese dimora in Lui; che discese sui tuoi Apostoli in forma di lingue di fuoco nella camera alta della santa e gloriosa Sion il giorno della Pentecoste: questo tuo Tuttosanto Spirito, mandalo, o Signore su di noi e su questi doni offerti Ad alta voce: SACERDOTE: Affinché venendo, con la tua santa, e buona e gloriosa presenza, santifichi questo pane e lo faccia il santo Corpo del tuo Cristo. DIACONO e POPOLO: Amìn. SACERDOTE: E questo calice il prezioso Sangue del tuo Cristo. DIACONO e POPOLO: Amìn. POPOLO: Ricordati di noi Signore Iddio, Padre onnipotente. (Ripetuto più volte fino all'ecfonesi del Sacerdote). Commemorazione SACERDOTE: Affinché sia per tutti coloro che ne partecipano remissione dei peccati, per la vita eterna, per la santificazione delle anime e dei corpi, per portare il frutto delle buone opere, per la stabilità della tua santa Chiesa cattolica che Tu hai fondato sulla roccia della fede, affinché le porte dell'inferno non prevalgano su di essa, liberandola da ogni eresia e scandalo e da coloro che operano iniquità,conservandola fino alla pienezza dei secoli DIACONO: Amìn. Il Sacerdote si inchina ai Santi Doni e continua segretamente: Li presentiamo a Te, o Signore, per i Santi Luoghi che hai glorificato con la Teofania del tuo Cristo e con la venuta del tuo Tuttosanto Spirito; in modo particolare per la santa e gloriosa Sion, madre di tutte le chiese; e per tutta la santa Chiesa cattolica ed apostolica in tutto il mondo; concedile, o Signore, i doni del tuo Tuttosanto Spirito ricordati o Signore anche dei nostri santi Padri e Fratelli in essa, e dei Vescovi che dispensano rettamente la parola della tua verità in tutto il mondo. In primo luogo ricordati, o Signore Dio nostro del venerato e santissimo nostro Patriarca …. e del prediletto da Dio nostro Arcivescovo …, concedi loro una vita onorata mantienili longevi a pascere il tuo popolo in tutta pietà e saggezza. Ricordati, Signore, di questo ordine sacerdotale, del diaconato in Cristo, di ogni altro ministero, di tutto l'ordine della Chiesa e della nostra fratellanza in Cristo e di tutto il popolo cristiano. Ricordati o Signore dei Sacerdoti con noi concelebranti che operano i questo santo momento davanti al tuo Altare, attenti al tuo santo e incruento sacrificio e concedi a loro e a noi, nell'aprir la bocca, di parlare a gloria e lode del tuo santissimo Nome. Ricordati o Signore per la grandezza della tua misericordia e della tua pietà anche di me misero e peccatore indegno tuo servo, e guardami nella pietà e nella misericordia, liberami e proteggimi, o Signore Sabaoth, da coloro che mi inseguono, e non entrare in giudizio con il tuo servo, e come abbonda in me il peccato, così sovrabbondi la Tua grazia. Ricordati o Signore anche dei Diaconi, che circondano il tuo Altare, concedi loro una vita irreprensibile, mantieni loro intatta la diaconia, rendi forti i loro passi. Ricordati o Signore della tua santa città di Dio in cui abitiamo della capitale e di ogni città e regione e di coloro che in esse abitano nella fede nella pietà ortodossa e concedi loro pace e sicurezza. Ricordati o Signore dei nostri governanti e di tutte le Autorità civili e militari, prendi arma e scudo e alzati a loro difesa, sottomettendo loro ogni popolo nemico e barbaro, regola i loro voleri affinché trascorriamo una vita serena e tranquilla in ogni pietà e saggezza. Ricordati Signore dei naviganti, dei viandanti, degli emigranti cristiani, di coloro che sono in catene o in prigionia di coloro che sono in schiavitù e in esilio, di quanti, nostri padri e fratelli sono ai lavori forzati e nelle torture in amara schiavitù, per un tranquillo ritorno a casa loro. Ricordati o Signore di coloro che sono in un'impotente vecchiaia, che sono malati, che soffrono e di quelli che sono tormentati da spiriti immondi, per la loro pronta guarigione e salvezza, da Te, o Signore Iddio. Ricordati o Signore di ogni anima cristiana afflitta, e che soffre e ha bisogno del tuo soccorso, o Dio e per il ritorno degli erranti. Ricordati o Signore di coloro che vivono in verginità, in pietà e in ascesi, dei nostri fratelli che vivono sui monti, in spelonche e nelle grotte della terra, combattendo per il tuo santo Nome. Ricordati o Signore del bene di tutti, abbi misericordia di tutti o Signore; riconciliati con tutti noi; rendi pacifico il tuo popolo; elimina gli scandali, annienta i nemici; fai cessare le divisioni nella tua Chiesa; sciogli in fretta la confusione delle divisioni, abbassa l'arroganza dei pagani, rialza il corno dei cristiani Ortodossi, concedici la tua pace e il tuo amore, o Dio nostro Salvatore, speranza dì tutta la terra. Ricordati o Signore della salubrità dell'aria, delle piogge feconde, delle buone rugiade, dell'abbondanza dei frutti e delle messi, e corona l'anno con la tua bontà; gli occhi di tutti infatti sono rivolti a Te, e Tu concedi loro il cibo a tempo opportuno; apri la tua mano e ricolma ogni vivente a sazietà. Ricordati o Signore di coloro che portano frutti e lavorano nelle tue Sante Chiese; e di coloro che non dimenticano i poveri, le vedove, gli orfani, gli stranieri e i bisognosi. Ricordati o Signore dei nostri genitori, parenti e amici e di tutti coloro che ci hanno chiesto di essere ricordati nelle nostre preghiere. Ancora Signore compiaciti di ricordare coloro che hanno portato in questo giorno queste offerte al tuo santo Altare, e dei motivi e dello stato d'animo per cui ciascuno le ha portate Ricordati dì tutti gli Ortodossi, o Signore, che abbiamo rammentato e di quelli che non abbiamo rammentato: concedi loro contro il terreno, il celeste, contro il caduco, l'imperituro, contro il temporale, l'eterno, secondo la parola del tuo Cristo, poiché Tu hai il potere di vita e di morte. Ancora dégnati di ricordarti, o Signore, dei nostri santi Padri, Patriarchi, Profeti, Apostoli. Martiri, Confessori, Dottori, Pii, e di ogni spirito giusto che riposa nella tua fede. Ricordati o Signore della voce dell'Arcangelo: Gioisci, piena di grazia, il Signore è con te, tu sei benedetta tra le donne e benedetto è il frutto del tuo seno, poiché hai generato il Salvatore delle anime nostre. A voce alta e incensando: SACERDOTE: In modo particolare della Tuttasanta, sovrabenedetta, intemerata nostra Signora, la Deìpara e Semprevergine Maria. POPOLO: Ricordati di noi Signore Iddio, Padre onnipotente (Ripetuto più volte fino all'invocazione diaconale). Il Sacedote continua in segreto: Del santo Giovanni il glorioso Profeta, precursore e Battista, dei Santi Apostoli, dei Santi Profeti, Patriarchi e Giusti, santi Martiri e Confessori. Ricordati, Signore Iddio, di ogni spirito e di ogni carne, di quelli di cui abbiamo fatto memoria e di quelli che non abbiamo menzionato, che vissero nella vera Fede dal giusto Abele fino ad oggi. Riposali nel luogo dei viventi, nel tuo Regno, nella gioia del tuo Paradiso, nel seno di Abramo. di Isacco e dì Giacobbe, dei santi Padri nostri da dove si è allontanato ogni dolore, sofferenza e gemito, dove sovrasta la luce del tuo volto e risplende per sempre. A noi o Signore concedi una fine della vita cristiana, gradevole, senza peccato e pacifica, dietro i passi dei tuoi eletti o Signore qualsiasi cosa Tu vuoi e come la vuoi senza vergogna e senza colpa per l'Unigenito tuo Figlio Signore, Dio e Salvatore nostro Gesù Cristo. Egli infatti è l'unico senza peccato apparso sulla terra. DIACONO: E per la pace e la stabilità di tutto il mondo e delle Sante Chiese di Dio e per quelli dei quali ciascuno ha presentato le offerte o che ha in mente e per il popolo qui riunito e di tutti e di tutte. POPOLO: E di tutti e di tutte. SACERDOTE: Concedi anche a noi e a loro o Signore buono e filantropo. POPOLO: Togli, rimetti e perdona, o Dio le nostre colpe, volontarie ed involontarie, quelle che conosciamo e quelle che non conosciamo, di notte e di giorno, in pensieri e in intenzioni, nella tua bontà e amore, perdonaci tutti. SACERDOTE: Per la grazia, la misericordia e la filantropia del tuo Cristo, col quale sei benedetto e glorificato insieme al Santissimo, Buono e Vivificante tuo Spirito, ora e sempre e nei secoli. POPOLO: Amìn. SACERDOTE (benedicendo, rivolto ad occidente): Pace a tutti! POPOLO: Ed allo spirito tuo. DIACONO: Ancora e ancora e per sempre in pace preghiamo il Signore. POPOLO: Kyrie eleison. (e così ad ogni invocazione) DIACONO: Per i doni presentati e santificati, preziosi, celesti, ineffabili, puri, gloriosi, tremendi, terribili, divini, preghiamo. -Affinchè il Signore Dio nostro, accettandoli nel suo santo, sovraceleste, razionale e spirituale suo Altare, in profumo di soavità ci mandi in contraccambio la grazia divina e il dono del Tuttosanto Spirito, preghiamo. Avendo chiesto l'unità della fede e la comunione del suo Tuttosanto e adorato Spirito raccomandiamo noi stessi, gli uni gli altri, e tutta la nostra vita a Cristo Dio. POPOLO: A Te, o Signore. Il Sacerdote prega in segreto: Dio e Padre del Signore nostro Signore e Dio e Salvatore Gesù Cristo, il Signore grande nel Nome, l'Essenza beata, la bontà immensa, Dio e Signore di tutte le cose, che sei benedetto nei secoli, che siedi sui Cherubini e sei glorificato dai Serafini davanti al quale stanno mille migliaia e miriadi di miriadi di sante schiere di Angeli e di Arcangeli, Tu che hai accettato in profumo di soavità i doni, le offerte, i frutti e ti sei compiaciuto di santificarli e di renderli perfetti, o Buono, mediante la grazia del tuo Cristo e per la presenza del tuo Tuttosanto Spirito, santifica o Sovrano, anche le nostre anime, i corpi e gli spiriti, e tocca le nostre menti, interroga le nostre coscienze, togli da noi ogni malvagia immagine, ogni sentimento immondo, ogni desiderio ignobile. ogni pensiero turpe. ogni invidia, vanità e ipocrisia, ogni menzogna, ogni imbroglio, ogni attaccamento alla vita, ogni avidità, ogni vanagloria, ogni indifferenza, ogni vizio ogni passione, ogni collera, ogni rancore, ogni malizia, ogni bestemmia, ogni pigrizia, ogni movimento della carne e dello spirito che non sia in accordo col tuo santo volere A voce alta: SACERDOTE: E rendici degni, o Sovrano filantropo di osare con ardire, senza condanna, in purezza di cuore, con spirito contrito, con volto senza vergogna, con labbra sante chiamare Padre Te, che sei Dio santo nei cieli e dire: POPOLO: Padre nostro...ma liberaci dal Maligno. Il Sacerdote si inchina ai Santi Doni e dice segretamente: E non ci indurre in tentazione, o Signore, Signore delle schiere che conosci la nostra debolezza ma liberaci dal Maligno e dalle sue opere e da ogni influenza e ingegnosità per il tuo nome Santo, che è stato posto sulla nostra miseria. A voce alta: SACERDOTE: Poiché tuo è il regno, la potenza e la gloria, Padre, Figlio e Santo Spirito, ora e sempre e nei secoli. POPOLO: Amìn. SACERDOTE (benedicendo rivolto ad occidente) Pace a tutti! POPOLO: Ed allo spirito tuo. DIACONO: Inchiniamo il nostro capo al Signore. POPOLO: A Te o Signore. Il Sacerdote, chinando il capo, dice segretamente la Preghiera a capo chino Noi tuoi servi, o Signore, abbiamo chinato a Te il nostro capo davanti al tuo santo Altare, aspettando da Te la tua ricca misericordia. Mandaci ancora copiosa la tua grazia e la tua benedizione e santificaci il corpo e l'anima affinché diveniamo degni di essere partecipi dei tuoi santi misteri in remissione dei peccati e per la vita eterna. A voce alta: SACERDOTE: Perché Tu sei adorato e glorificato, o Dio nostro col tuo Unigenito Figlio e il tuo Spirito Tuttosanto, ora e sempre. POPOLO:Amìn. Il Sacerdote si rivolge al popolo e lo benedice dicendo: SACERDOTE: E la grazia e la misericordia della Santa, Coessenziale, Increata e Indivisibile e Adorabile Triade sia con tutti voi. POPOLO: E con lo spirito tuo. DIACONO: Con timore di Dio stiamo attenti. Il sacerdote, elevando il pane dice segretamente Signore Santo, che riposi tra i santi, santificaci con la parola della tua grazia e con la visita del tuo Tuttosanto tuo Spirito. Perché Tu o Sovrano hai detto: Sarete santi poiché santo sono io. Signore nostro Dio, Incomprensibile Verbo di Dio, indivisibile, coessenziale e coeterno al Padre e al Santo Spirito, accogli l'inno puro nei tuoi santi incruenti sacrifici insieme ai Cherubini e ai Serafini, da me peccatore che grido e dico: Ad alta voce: SACERDOTE: I Santi Doni ai Santi! POPOLO: Uno solo è il Santo, uno solo è il Signore, Gesù Cristo, nello gloria di Dio Padre, assieme al Santo Spirito, al quale spetta la gloria nei secoli. Amìn. DIACONO: Per la salvezza e il soccorso del nostro santissimo Padre e Patriarca ... e del nostro Arcivescovo... e per la remissione dei nostri peccati, e la propiziazione delle nostre anime, e per ogni anima afflitta e provata che ha bisogno della misericordia e dell'assistenza divina, e per il ritorno degli erranti, per la guarigione dei malati, per la liberazione dei prigionieri, per il riposo dei nostri padri e fratelli che si sono addormentati prima di noi, tutti insieme fervidamente diciamo: Kyrie eleison. POPOLO (12 volte):Kyrie eleison. DIACONO: Nella pace di Cristo cantiamo: (entra nel Vima) POPOLO (più volte fino alla Comunione) Gustate e vedete che Cristo è il Signore, Alleluia. Il Sacerdote spezza il pane e tiene con la destra la metà destra e con la sinistra la metà sinistra e immerge la metà destra nel calice: Nel frattempo il Diacono recita a bassa voce i Salmi 22, 33, 116 SACERDOTE: Unione del Tuttosanto Corpo e del venerabile Sangue del Signore e Dio e Salvatore nostro Gesù Cristo. Poi fa il segno della Croce su quello che è nella sua mano sinistra, dicendo: Sono stati uniti, e santificati, e resi perfetti questi Santi Doni nel nome del Padre, e del Figlio e del Santo Spirito al quale va la gloria e la potenza nei secoli. Poi posa la metà del Pane sul Disco e dice: Ecco l'Agnello di Dio, il Figlio del Padre, che toglie i peccati dal mondo, sacrificato per la vita e la salvezza del mondo. Poi comincia a dividere in particole il Santo Pane dicendo: Una santa particola di Cristo, piena di grazia e di verità, del Padre e del Santo Spirito, a cui sia gloria e potenza nei secoli. Il Diacono porge lo Zeon: DIACONO: Signore, benedici, SACERDOTE: Il Signore ci benedica e ci mantenga senza condanna per la comunione dei suoi Santi Doni, ora e sempre e nei secoli. DIACONO: Amin. Dopo versa lo Zeon nel calice. Quando ha terminato: DIACONO. Signore, benedici (e porge al Sacerdote le mani per la benedizione) SACERDOTE Il Signore ci benedica e ci renda degni di toccare con le nostre dita il carbone ardente per porlo nella bocca dei fedeli per la purificazione e il rinnovamento delle loro anime e dei loro corpi, ora e sempre. DIACONO Amìn. SACERDOTE: Assaggiate e vedete che il Signore è buono; che è spezzato e non si divide; che è distribuito ai fedeli, e non si consuma; per la remissione dei peccati e la vita eterna; ora e sempre e nei secoli dei secoli. DIACONO: Amìn. Il Sacerdote dice segretamente prima di comunicarsi: Signore Dio nostro, pane celeste, vita dell'universo, io ho peccato contro il cielo e davanti a Te e non sono degno di partecipare ai tuoi immacolati misteri; ma come Dio misericordioso, rendimi degno per la tua Grazia di partecipare senza condanna e senza vergogna del Tuo santissimo Corpo e del tuo glorioso Sangue per la remissione dei peccati e per la vita eterna. Il Sacerdote si comunica del Corpo e del Sangue, poi comunica il Diacono. Poi il Diacono apre la tenda, prende disco e il calice per comunicare il popolo e dice: DIACONO: Signore, benedici. SACERDOTE: Gloria a Dio che ci ha glorificato e ci glorifica tutti! DIACONO: Sorgi o Dio nei cieli e su tutta la terra; la tua gloria e il tuo regno rimangono per tutti i secoli. Amìn. SACERDOTE: Benedetto il nome del Signore Dio nostro per tutti i secoli. POPOLO: Amìn. DIACONO: Con timor di Dio, avvicinatevi. POPOLO: Benedetto colui che viene nel nome del Signore. Il popolo si avvicina per la Comunione che viene distribuita con le Specie separate. Il Diacono mette in bocca a ciascuno un pezzetto di Pane e il Sacerdote gli fa bere un sorso del Calice. Al termine il Diacono riporta il Disco sull'Altare della presentazione e dice: DIACONO: Signore, benedici. SACERDOTE: (levando il Calice): Salva Dio il tuo popolo e benedici la tua eredità. Poi si volge a Oriente dicendo: Gloria al nostro Dio che ci ha santificato tutti! Depone il Calice sull'Altare, poi si volge di nuovo al popolo e benedicendo dice: Benedetto il nome del Signore nei secoli. POPOLO: Amìn. Riempi o Signore la mia bocca della tua lode e le mie labbra di gioia affinché canti la tua gloria. Ti ringraziamo, o Signore Dio nostro, Cristo, perché ci hai resi degni dl partecipare del tuo Corpo e del tuo Sangue in remissione dei nostri peccati e per la vita eterna; conservaci irreprensibili, Ti preghiamo, Tu che sei buono e filantropo. DIACONO(porgendo al Sacerdote l'incensiere): Signore, benedici l'incenso. Preghiera sull' incenso per l'ultimo ingresso
SACERDOTE: Rallegraci, o Signore, nella tua unione ti presentiamo un inno di ringraziamento, frutto della nostra bocca, riconoscendo la tua grazia con questo incenso; salga a Te, o Signore; e non rifiutarlo per la nostra nullità, ma facci la grazia attraverso il profumo del tuo Tuttosanto Spirito, del tuo immacolato profumo che nessuno può togliere. Riempici la bocca di lode e le nostre labbra di gioia e il cuore di giubilo e di letizia, con il Signore nostro Gesù Cristo con il quale sei benedetto con il Tuttosanto tuo Spirito, ora e sempre e nei secoli. Amin. E porta solennemente il Calice all' Altare della Preparazione. Il Diacono precede incensando e recita a bassa voce la seguente Preghiera: DIACONO: Gloria a Te, gloria a Te, gloria a Te, o Cristo Re, Unigenito Verbo del Padre. che hai reso degni noi, tuoi peccatori e indegni servi, di godere dei tuoi puri misteri per la remissione dei peccati e per la vita eterna. Amìn Indi il Diacono posa l'incenso e si reca al suo posto davanti all'lconostasi. DIACONO: Ancora e ancora, in ogni tempo e in pace preghiamo il Signore. POPOLO: Kyrie eleison. DIACONO: Affinché la partecipazione alla sua santificazione divenga per noi remissione di ogni azione malvagia, viatico di vita eterna, comunione e dono del Santo Spirito, preghiamo. POPOLO: Kyrie eleison. DIACONO: Facendo memoria della tuttasanta, intemerata, più che gloriosa, benedetta Signora nostra la Deìpara e sempre Vergine Maria, con tutti i Santi e i Giusti che Ti hanno compiaciuto fin dall'inizio del mondo e noi stessi e gli uni gli altri, e tutta la nostra vita a Cristo Dio affidiamo. POPOLO: A Te, Signore. Il Sacerdote prega segretamente. O Dio che per la tua grande e ineffabile benevolenza sei venuto in soccorso della debolezza dei tuoi servi e ci hai fatti degni di partecipare a questa mensa celeste, non chiamare a giudizio noi peccatori, o Signore, per la partecipazione ai tuoi santi misteri, ma conservaci, o Buono, nella santità affinché, divenuti degni del tuo Santo Spirito abbiamo parte ed eredita con tutti i Santi che ti sono stati accetti da sempre nella luce del Tuo Volto, per le misericordie dell'Unigenito tuo Figlio Signore, Dio e nostro Salvatore Gesù Cristo, con il quale sei benedetto con il Tuttosanto, Buono e Vivifico tuo Spirito, ora e sempre e nei secoli. Ad alta voce: SACERDOTE: Poiché è stato benedetto e santificato l'onorabilissimo e magnifico tuo Nome, del Padre, del Figlio e del Santo Spirito, ora e sempre, e nei secoli. POPOLO: Amìn. SACERDOTE ( benedicendo, rivolto ad Occidente): Pace a tutti! POPOLO: Ed allo spirito tuo. DIACONO: Inchiniamo il nostro capo al Signore. POPOLO: A Te, o Signore. Il Sacerdote, chinando il capo, dice segretamente la Preghiera a capo chino A voce alta: SACERDOTE:A Te infatti si addice ed è dovuta ogni gloria, onore e adorazione e rendimento di grazie, al Padre, e al Figlio e al Santo Spirito, ora e sempre e nei secoli. POPOLO: Amìn. DIACONO: Nella pace di Cristo cantiamo. Nella pace di Cristo cantiamo. POPOLO: Nel nome del Signore, benedici! Preghiera dietro l'Ambone SACERDOTE: Andando dalla forza verso la forza, e avendo portato a termine nel tempio tutta la Divina azione di popolo, ancora Ti preghiamo, Signore e Dio nostro, rendici degni della perfetta santità, rendici saldi nel tuo timore, abbi pietà di tutti e rendici degni del tuo regno celeste, in Cristo Gesù Signore nostro, con il quale a Te si addice ogni gloria, onore e potenza con il Tuttosanto Spirito ora e sempre e nei secoli. POPOLO: Amin. Il Sacerdote rientra nel Santo Vima. DIACONO: Andate, restate vigili nella pace di Cristo! Il Diacono chiude le tende, chiede la benedizione, indi si reca all'Altare della Preparazione per consumare. SACERDOTE: Tu ci hai dato o Signore la santificazione nella comunione del tuttosanto Corpo e del prezioso Sangue del tuo Figlio Unigenito, il nostro Signore Gesù Cristo; dacci anche la grazia del tuo Spirito Buono, e mantienici senza colpa nella fede, conducici alla perfetta adozione e redenzione e alle gioie dell'eternità ventura; poiché Tu sei santificazione e luce, o Dio, e il tuo Figlio Unigenito. e il tuo Tuttosanto Spirito, ora e sempre. Amìn. Sia benedetto Iddio che ci benedice e ci santifica mediante la partecipazione ai santi e immacolati misteri, ora e sempre e nei secoli. Amin. O Signore Gesù Cristo, Figlio del Dio Vivente, Pastore e Agnello, che togli il peccato dal mondo, che rimettesti il debito ai due debitori e desti la remissione dei peccati alla peccatrice, tu che guaristi il paralitico rimettendogli i peccati, condona, rimetti, perdona o Dio, le colpe volontarie ed involontarie, commesse in conoscenza ed in ignoranza, per trasgressione e per disobbedienza, e che il tuo Santo Spirito conosce meglio dei tuoi servi.E se in quanto esseri umani, fatti di carne e abitanti il mondo hanno minimamente fuorviato dai tuoi comandamenti, spinti dal diavolo, in parole o in azioni o se sono stati maledetti da qualcuno, o si sono legati da voti, io prego e supplico il tuo indicibile amore che essi possano essere liberati da ogni parola, sciogliendo voti e giuramenti, secondo la tua bontà. Sì, o Signore Sovrano, ascolta la mia supplica per questi tuoi servi, e passa sopra i loro errori e non portarne più memoria; perdona loro ogni colpa, volontaria ed involontaria; libera dalla punizione eterna. Perché Tu sei Colui che ce lo ha comandato dicendo: tutto ciò che legherete sulla terra sarà legato nei Cieli, e tutto ciò che scioglierete sulla terra sarà sciolto nei Cieli. Perché Tu sei il nostro Dio, un Dio che può aver misericordia, salvarci e perdonare i peccati, e a Te rendiamo gloria, col Padre aprimordio e il Vivificante Spirito, ora e sempre, e nei secoli, Amìn.