domenica 7 dicembre 2014

Quaresima della Nascita in carne del Teantropo-I Padri ci fanno compagnia e di per loro magistero


I Padri secondo san Teodoro Studita:
 
 
 "Cosa c'è di più dolce,dimmi, del contemplare le loro azioni immortali, i loro miracoli e le loro vittorie sui demoni? Mi sembra che persino le pietre possano percepire l'utilità, e a maggior ragione un uomo dotato di intelligenza! E' dunque da qui che la mente dell'uomo può ricever...e la luce, lasciando da parte gli oscuri desideri della carne; da qui l'anima può arrivare alla compunzione, levandosi in volo verso l'amore divino. E, se devo dire la verità, queste vite sono il giardino piantato da Dio in Eden, adorno e splendente non di piante materiali ma dei frutti dello Spirito!" (Piccola Catechesi 74)



Io vorrei che ti arrivasse più profondamente il senso di ammirazione per la natura perchè dovunque ti trovi,qualsiasi genere di piante possa accostarti,tu senta chiaro il ricordo del Creatore. Innanzitutto quando tu vedi l'erba del campo e un fiore,pensa alla natura umana,ricordando quell'immagine del sapiente Isaia:"...Ogni carne è come l'erba,e ogni gloria umana come un fiore di campo (Is 40,6)" (Basilio di Cesarea)


Noi Proclamiamo, in Senso Assoluto, che la Santa Vergine è Propriamente e Veramente Madre di Dio (Greg. Naz., Epist. 1 ad Cledon).

Come, infatti, è Dio Colui che è Nato da Lei, così, per Conseguenza, è Madre di Dio, Colei che Generò il Vero Dio che prese Carne da Lei. Noi Diciamo che Dio, senza dubbio, è Nato da Lei, non già perché la Divinità del Verbo Trasse da Lei il Principio dell`Esistenza; ma perché lo Stesso Verbo, che è stato Generato Prima dei Secoli, al di là di alcun tempo, ed Esiste Insieme con il Padre e lo Spirito Santo senza Inizio e da sempre, negli Ultimi Tempi si Racchiuse nel Seno di Lei per la nostra Salvezza, e con il prendere la nostra Natura Umana da Lei fu Generato senza che mutasse la Propria Natura (Divina).

La Santa Vergine, infatti, non Generò un Semplice Uomo, ma il Dio Vero; non Puro Spirito, ma Rivestito di Carne Umana; né (questo avvenne) in modo tale che, portato il Corpo dal Cielo, venne a noi per Mezzo di Maria, come attraverso un canale; ma Prese da Lei Corpo Umano della nostra Medesima Natura, che in Lui Sussistesse.

Infatti, se il Corpo è Disceso dal Cielo, e non è stato Ricevuto dalla nostra Natura, che gran bisogno c`era di farsi Uomo?

Il Verbo di Dio si Rivestí, pertanto, della Natura Umana, affinché con la Stessa Natura che aveva peccato, ed era decaduta, corrompendosi, vincesse il tiranno che si era ingannato e così fosse Ristabilito dalla corruzione, come l`Apostolo del Signore dice: Poiché la morte entrò per mezzo dell`uomo, parimenti per l`Uomo la Risurrezione dei morti (1Cor 15,21).

Se resta Vera la Prima Verità, certamente anche la Seconda.

Sebbene poi si usino queste parole: "Il primo Adamo, il terreno, (ha origine) dalla terra, il Secondo Adamo, il Signore, dal Cielo" (Greg di Naz. ), non indica che il Suo Corpo Discendesse dal Cielo, ma Rivela che Egli non è un Semplice Uomo. Infatti, come vedi, lo chiamò sia Adamo, che Signore, indicando insieme l`una e l`altra cosa.

Adamo, in Verità, vuol dire di origine terrena. Conviene, invero, che l`origine dell`uomo sia terrena, perché è plasmato dalla terra. Ma il Nome del Signore, Significa Natura Divina.

E di nuovo così parla l`Apostolo: Dio Mandò il Suo Figlio Unigenito Nato da una Donna (1Cor 15,47). Non disse, per mezzo di una donna, ma da una Donna.

Perciò Egli Volle indicare che Egli Stesso era l`Unigenito Figlio di Dio e Dio Stesso, che si è Fatto Uomo dalla Vergine, e Parimenti che era stato Generato dalla Vergine, Colui che è Figlio di Dio e Dio Stesso.

Generato, invero, in quanto al Corpo, vale a dire, per la Ragione per la quale si è Fatto Uomo, cosí certamente, per non abitare prima in un uomo creato, come in un Profeta, ma Egli Stesso si è Fatto Uomo Veramente e Sostanzialmente; cioè, nella Sua Unione Personale fece Sussistere la Carne Animata da uno Spirito Razionale ed Intelligente, Offrendo se Stesso come "Ipostasi" di Lui.

Questo è il Significato che ha l`Espressione Nato da una Donna.

Infatti, a quale Condizione lo Stesso Verbo di Dio sarebbe Divenuto sotto la Legge, se l`Uomo non fosse stato della medesima nostra Sostanza?


Giustamente dunque e Veramente Chiamiamo Maria la Santa Madre di Dio.

Questo Nome, infatti, racchiude tutto il Mistero dell'Incarnazione.

Poiché, se la Madre di Dio è Colei che Generò, certamente è Dio Colui che è stato Generato da Lei Stessa: e, senza dubbio, anche Uomo.

Infatti, chi avrebbe potuto far Avvenire che Dio, che Esisteva Prima dei Secoli, Nascesse da una donna, se non si fosse Fatto Uomo?

Colui, in Effetti, che è Figlio dell`Uomo, è Necessario sia anche Uomo.

Poiché se chi è Nato da una donna, è Dio, senza dubbio è l`Unico ed Identico che è stato Generato da Dio Padre, per il fatto che si addice alla Divina Sostanza non avere Inizio, e che quella Sostanza che ebbe Inizio negli Ultimi Tempi ed è Sottomessa al Tempo, cioè alla Sostanza Umana, è Nata dalla Vergine.

E ciò vuol dire, invero, una Sola Persona del Nostro Signore Gesú Cristo, e Due Nature e Due Discendenze... e quel deleterio Nestorio dichiarò con lingua rabbiosa Deiforo (Portatore di Dio) Colui che Nacque dalla Vergine.

Ma sia lontana da noi questa affermazione, a tal punto che noi diciamo o pensiamo che è Uscito da Dio, il Deiforo; anzi, è piuttosto lo stesso Dio Incarnato (Ciril., lib. I cont. Nest.).

Lo Stesso Figlio di Dio, infatti, si è Fatto Uomo, fu Concepito Veramente dalla Vergine, ma Dio Divenne quella Natura Umana che aveva Deificata non appena essa fu Assunta.

Per la qual cosa Tre Cose Divennero Parimenti una Sola, senza dubbio perché fu Assunta, perché Pre-Esisteva e perché fu Deificata dal Verbo.

Di qui consegue che la Vergine Santa, come Madre di Dio, sia Capita e Chiamata, non solo a Causa della Natura del Verbo, ma anche a Motivo dell`Umanità Data alla Divinità, poiché la Concezione e l`Esistenza furono Compiute con un Eccezionale Prodigio, con la Concezione, è Vero, del Verbo, ma con l'Esistenza della Carne nello Stesso Verbo.

E infatti, la Stessa Madre di Dio al di Sopra delle Leggi della Natura era Sottomessa al Formatore di tutte le cose, donde anche Egli Stesso fosse Creato (Formato), ed al Dio Creatore dell`Universo, affinché con la Divinità Donando l`Umanità Assunta, Egli si Facesse Uomo, mentre l`Unione, nel frattempo, Conservasse le Nature (Cose) Unite tali quali erano state, cioè, non solo la Divinità, ma anche l'Umanità del Cristo; e né soltanto quello che è al di Sopra di noi, ma anche ciò che è nostro.


(San Giovanni Damasceno, De Fide Ortod., 3, 12)



 
 
Nella Semplicità di Dio l'Unità delle Persone Consiste nella Comunione della Divinità. Uno è anche lo Spirito Santo, nella Sua Propria Realtà; ma è Congiunto al Padre, che è Uno, per il Figlio, che è Uno, e per Mezzo Suo Completa la Beata Trinità, Degna di ogni Lode.
 
 
Lo Spirito è Intimamente Imparentato con il Padre ed il Figlio. Lo palesa il fatto che Egli non è posto nella moltitudine delle creature, ma è da solo Proferito. Egli non è infatti uno fra molti, ma è l'Unico. Come Uno è il Padre e Uno il Figlio, così anche Uno è lo Spirito Santo. Perciò tanto lontano si trova dalla natura creata quanto una cosa solitaria verosimilmente lo è da ciò che è Congregato in un tutto numeroso. Egli è Unito al Padre ed al Figlio quanto il Solo è in Intimità con il Solo.
 
 
Quindi è ovvio: lo Spirito Condivide la Natura del Padre e del Figlio. Ma ecco altre prove. Si dice che lo Spirito Santo è da Dio: non al modo in cui ogni cosa è da Dio, ma come Colui che Proviene da Dio: non al modo della Generazione, come il Figlio, ma come Soffio dalla Sua Bocca. Evidentemente non parlo di bocca corporea, né il soffio è un alito che si dissolve. L'espressione va intesa in modo Degno di Dio, per cui questo Soffio è Sostanza Vivente, che ha Potere di Santificazione. Questo Simbolo ci aiuta a capire meglio l'Intimità delle Persone, ma il loro Modo di Esistenza resta indicibile.
 
 
Lo Spirito Santo è stato Chiamato Spirito di Dio e Spirito di Verità, che Procede dal Padre: Spirito Forte, Spirito Retto, Spirito Creatore. Spirito Santo è l'Appellativo che gli Conviene di più e che gli è Proprio, quello che più di ogni altro esprime l'Essere tutto Incorporeo, Puramente Immateriale e Semplice. Perciò anche il Signore quando Vuole Insegnare a Colei che Credeva si dovesse Adorare Dio in un luogo, che l'Incorporeo non si può circoscrivere, dice che Dio è Spirito.
 
 
Perciò chi sente parlare dello Spirito non si immaginerà una Natura contenuta entro certi limiti, sottoposta a variazioni e mutamenti. Non va paragonato con le creature, ma lanciandoci con il pensiero a quanto è più Alto, è necessario pensare a una Natura Intelligente di Illimitata Potenza, di Infinita Grandezza, senza dimensioni di tempo e di secoli, Elargitrice dei Propri Beni.
 
 
Tutto ciò che ha un Carattere Sacro, da Lui lo deriva. Di Lui hanno bisogno gli esseri che hanno vita e, come irrorati dalla Sua rugiada, ricevono Vigore e Sostegno nel loro esistere ed agire in Ordine al fine naturale per il quale sono fatti. Capace di Perfezionare gli altri, lo Spirito per Sé non viene meno in nessuno; vive senza bisogno di rifare le Sue Forze e anzi Rifornisce la vita; non ingrandisce per progressivi accrescimenti, ma è la Pienezza Continua; è Stabile in Sé ed è Insieme ovunque.
 
 
Quali sono le Operazioni dello Spirito Santo? Indicibili per la loro Grandezza, Innumerevoli per la Quantità. Come noi potremo comprendere le Realtà che sono anteriori ai secoli? Quali erano le Sue Operazioni prima che esistesse la creatura pensante? Quali sono i Suoi Benefici Profusi a vantaggio della creazione? Quale Potenza Manifesterà nei secoli venturi? Egli infatti Era, Preesisteva e Coesisteva con il Padre e con il Figlio prima dei secoli. Anche se tu concepirai qualcosa che fosse prima dei secoli, troverai che essa è posteriore allo Spirito.
 
 
Se tu ripensi alla Creazione, vedrai che le Potenze dei Cieli si sono Consolidate per lo Spirito: consolidamento che va inteso nella Inalterabilità dell'Abitudine a Ben Operare. E' lo Spirito, infatti, che ha loro Conferito l'Intimità con Dio, l'Impeccabilità, la Beatitudine senza tramonto.
 
 
L'Avvento di Cristo: Lo Spirito lo Precede. L'Incarnazione di Cristo: Lo Spirito ne è Inseparabile. Miracoli, Doni di Guarigione: Avvengono per lo Spirito Santo. I demoni sono scacciati nello Spirito di Dio. Il diavolo, alla Presenza dello Spirito, è privato di ogni suo potere. La remissione dei peccati avviene nella Grazia dello Spirito. Siete stati Lavati, siete stati Santificati, siete stati Giustificati nel Nome del Signore Gesù Cristo e nello Spirito del Nostro Dio!
 
 
Il nostro accesso all'Intimità con Dio si compie Mediante lo Spirito. Infatti Dio ha Mandato nei nostri cuori lo Spirito del Suo Figlio che Grida: Abbà, Padre! La Risurrezione dai morti è Operata dallo Spirito. Mandi il Tuo Spirito, sono Creati, e Rinnovi la faccia della terra.
 
 
Se si intende questa creazione come un ritorno alla vita di chi è morto, come non chiamare Grande l'Operazione dello Spirito, che ci distribuisce la Vita dalla Risurrezione e predispone le nostre Anime a quella Vita Spirituale? Si può anche intendere per creazione la trasformazione in meglio, che avviene quaggiù, di coloro che sono caduti in peccato, come quando Paolo dice: Se uno è in Cristo, è una Creatura Nuova. Allora il Rinnovamento, che qui avviene, e il cambiamento di questa vita terrestre e passibile nella Cittadinanza Celeste per Dono dello Spirito, tutto questo Innalza le nostre Anime al colmo dello stupore.
 
Dobbiamo forse temere in queste cose di oltrepassare il limite della Sua Dignità Attribuendo allo Spirito Eccessivi Onori? O, al contrario, non dobbiamo temere di abbassare la Nozione che abbiamo, anche quando ci sembrasse di Proclamarne i Massimi Attributi, concepiti dalla mente e dalla lingua umana?
 
Lo Spirito Santo Perfeziona gli esseri razionali, portando a compimento la loro Eminente Dignità. Infatti, Colui che ormai non vive più secondo la carne, è Guidato dallo Spirito di Dio, poiché prende il nome di Figlio di Dio e diviene Conforme all'Immagine del Figlio Unigenito. Perciò viene detto Spirituale. Come in un occhio sano vi è la capacità di vedere, così nell'Anima che ha questa Purezza vi è la Forza Operante dello Spirito. Perciò Paolo augura agli Efesini che i loro occhi siano Illuminati nello Spirito di Sapienza.
 
 
E come l'Arte in colui che l'ha acquisita, così la Grazia dello Spirito in colui che l'ha Accolta, è sempre Compresente, senza tuttavia che Operi Ininterrotta. Anche l'arte è in potenza nell'artista, in atto lo è quando egli operi a sua norma. Altrettanto lo Spirito da una parte è Sempre Presente a chi ne è Degno, dall'altra Opera secondo la Necessità, o in Profezie, o in Guarigioni, o in altre Azioni Prodigiose.
 
Come nei corpi ci sono la salute, il calore, o in genere disposizioni passeggere, così spesso è Presente lo Spirito nell'Anima; ma Egli non permane in quelli che per l'instabilità del carattere rifiutano alla leggera la Grazia che hanno Ricevuto.
 
 
Come il Padre si Rende Visibile nel Figlio, così il Figlio si Rende Presente nello Spirito. Perciò l'Adorazione nello Spirito indica un'attività del nostro Animo, svolta in Piena Luce. Lo si apprende dalle parole dette alla Samaritana. Essa infatti, secondo la concezione errata del suo popolo, pensava si dovesse Adorare in un luogo particolare; ma il Signore, facendole mutare idea, Le disse che si deve Adorare in Spirito e Verità, chiaramente definendo Se Stesso la Verità.
 
Dunque, come per Adorazione nel Figlio intendiamo l'Adorazione nell'Immagine di Colui che è Dio e Padre, così intenderemo l'Adorazione nello Spirito come Adorazione di Colui che Esprime in Se Stesso la Divina Essenza del Signore Dio. Perciò anche nell'Adorazione lo Spirito Santo è Inseparabile dal Padre e dal Figlio.
 
 
Se vivi fuori dello Spirito non potrai separartene, come non riuscirai a separare la Luce da quanto vedi. È impossibile infatti vedere l'Immagine di Dio Invisibile, se non nell'Illuminazione dello Spirito. Chi fissa gli occhi sull'Immagine, è incapace di separare la Luce dall'Immagine, poiché quel che fa vedere un oggetto necessariamente si vede insieme con esso.
 
Nello Spirito che ci Illumina noi vediamo lo Splendore della Gloria di Dio. Attraverso il Figlio, Impronta dell'Essere Divino, risaliamo a Colui al quale Impronta e Sigillo Appartengono, e al quale l'Una e l'Altro sono Perfettamente Uguali


 
Dal Trattato "Sullo Spirito Santo" di San Basilio Magno.
De Spiritu Sancto, XVIII.

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